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I sindacati ai candidati: “Quali politiche per gli anziani a Como? Ecco le nostre proposte”

“Rilanciare e consolidare il rapporto tra amministrazione, organizzazioni sindacali e associazioni, così da rispondere al meglio alle questioni sociali emergenti nel territorio” è stato l’obiettivo della conferenza di oggi pomeriggio, in Via Italia Liberata a Como, organizzata dai sindacati pensionati Cgil, Cisl e Uil, in cui sono stati svelate le richieste delle varie organizzazioni ai candidati sindaci di Como e di tutta la provincia.

Presenti di Cgil Como Marinella  Magnoni (segretario generale) e Carlo Rossini (segretario con delega al welfare), di Fnp Cisl Rosa Perego (segretario con delega al welfare) e Pietro Pizzilli (coordinatore), e di Uilp Giacomo Arrigoni (segretario generale) e Enzo Barni (segretario con delega al welfare).

“Come sindacato pensionati unitariamente abbiamo prodotto un documento da sottoporre ai candidati di Como, che contiene una serie di proposte che secondo noi non possono essere sottovalutare per un capoluogo – esordisce Magnoni – oltre al documento prodotto per la città abbiamo anche redatto una lettere aperta per i futuri sindaci della Provincia. Il punto clou dei punti, che abbiamo esposto personalmente poco fa a Barbara Minghetti, è il tavolo di confronto sulle condizioni di vita di anziani e pensionati. Con la precedente amministrazione eravamo riusciti ad avere due incontri ma nulla è stato fatto. Il tavolo deve essere permanente e non sporadico. Inoltre abbiamo prodotto un volantino riguardo a uno dei più gravi problemi della provincia, ovvero della carenza dei medici di famiglia”.

Prende poi la parola Rossini: “Abbiamo sentito l’esigenza di fare documento perché da troppo tempo la negoziazione sociale è ferma. Unitariamente abbiamo stilato alcuni punti, per tutelare i nostri numerosi iscritti sia a Como che in provincia. Uno di questi è la fiscalità locale. Chiediamo di tutelare il reddito di pensionati e lavoratori attraverso l’attuazione del principio della progressività fiscale per Irpef, Tari e Isee”.

Anche il tema della sanità è tra i temi principali del sindacato dei pensionati: “Vogliamo tendere sempre di più al bene e al benessere comune – sottolinea Rosa Perega – anche per quanto riguarda il tema sanità. Da molti anni le amministrazioni, in particolare l’ultima, hanno fatto sentire poco la loro voce. Noi chiediamo che il Comune sia presente con azioni più decise soprattutto nel monitorare il funzionamento reale di case e ospedali di comunità. Il ruolo dell’amministrazione non si deve fermare alla costruzione dell’edificio, ma deve continuare anche a livello organizzativo”.

Continua: “Noi ci spendiamo affinché la giunta si faccia portavoce a livello regionale e nazionale per l’indennità di confine. Negli ultimi tempi c’è grande carenza di personale, ben 150 operatori hanno lasciato il lavoro e molti sono andati in Svizzera. L’altra richiesta che facciamo all’amministrazione, è quella di dedicare uno spazio almeno un giorno della settimana all’ufficio per lo sbrigamento delle pratiche burocratiche sanitare. Infine bisogna pensare alla ristrutturazione e al riutilizzo di alcuni spazi, specialmente lo stabile di via Volta, per essere adibito agli anziani e a uso sociale. L’altro spazio è l’edificio l’Ex Combattenti, da anni inutilizzato, che si adatterebbe molto a uno spazio per anziani e minori”.

E’ il turno poi di Uilp: “A Lecco il tavolo anziani ha prodotto effetti positivi, credo sia il cardine delle nostro proposte sul quale chiediamo un parere positivo da parte dei candidati. L’altro altro aspetto che colpisce i pensionati è legato alla pandemia. L’aspettativa di vita è diminuita di 2 anni e mezzo. Bisogna recuperare questo gap e per farlo servono interventi di carattere sociale e sanitario. Infine bisogna ridurre lo spopolamento nei quartiere dove gli anziani hanno sempre vissuto, poiché non possono più stare nelle loro case storiche per esigenze sanitarie. Il rischio è quello di creare esclusione al posto di inclusione e Como deve essere una città europea su questo” commenta Arrigoni.

Conclude la serie di interventi Enzo Barni: “Uno degli argomenti che abbiamo sottolineato nel documento è quello relativo alla situazione viabilistica a Como – spiega – Il piano del traffico non viene incontro alle esigenze città. I comaschi soffrono della crescita del turismo, che porta problemi di parcheggi, di viabilità e di tenuta delle strade. Un altro tema sono le barriere architettoniche che rendono la vita difficile agli anziani per muoversi in città, ad esempio in molte case popolari mancano gli ascensori. Non dimentichiamoci del problema delle barriere digitali. Un chiaro esempio è stato la difficoltà di molti pensionati nell’attivare lo Spid. Ci deve essere da parte dell’amministrazione un modo per venire incontro a queste questioni. Vanno inoltre a organizzati corsi di formazione digitale”.

Ma le problematiche secondo i sindacati non terminano qui: “Abbiamo spesso segnalato la questione dei giardini pubblici, dove non si fa manutenzione e non offrono a anziani e bambini garanzie su giochi, o il problema delle pensiline degli autobus, che non hanno garanzie di sicurezza, ad esempio mancano delle coperture. Non va sottovalutata la questione dei cimiteri, che sono abbandonati e l’erba non è tagliata. In ultimo riteniamo che a Como manchino i centri d’incontro, dove gli anziani possano passare il tempo libero e fare sia aggregazione che cultura, per togliendoli da situazioni di disagio e solitudine, soprattutto nei quartieri”.

Insomma le richieste non sono poche, ora bisognerà vedere come saranno accolte dai candidati sindaci.

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