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Como, scossa a sinistra. Iantorno (Pd) a La7: “Sì alle armi all’Ucraina. La resistenza la fai con le chiacchiere?”

Nella campagna elettorale – ma soprattutto nell’ampio dibattito non solo comasco, sul sì o no alle armi italiane in Ucraina – torna prepotentemente il nome dell’avvocato Marcello Iantorno, esponente del Partito Democratico e già assessore nella giunta di centrosinistra guidata da Mario Lucini.

In questo caso, dopo la durissima presa di posizione contro il discorso del sindaco di Como, Mario Landriscina, che il 25 Aprile espresse parole molto dure contro il ruolo del Pci nel Dopoguerra rispetto a una sorta di appropriazione dei valori della Resistenza, il tema è appunto quello dei rifornimenti militari agli ucraini.

VIDEO L’attacco al Pci di Landriscina, furia Iantorno: “Ha offeso storia e grandi figure della sinistra”

Come noto, l’alleanza atlantica ormai da settimane invia armi di vario tipo al paese guidato da Zelensky e tra questi c’è anche l’Italia.

Un tema che sta dividendo l’opinione pubblica in generale e forse ancor più la sinistra italiana, spaccata tra componenti assolutamente contrarie ai rifornimenti militari a favore di via alternative per la pace e la diplomazia e nel timore di un’escalation del conflitto in atto scatenato dalla Russia, e poi altri settori che invece – ritenendo a tutti gli effetti una Resistenza quella degli ucraini – sono favorevoli al sostegno militare.

Ebbene, in un servizio andato in onda nell’ultima puntata di PiazzaPulita (la vedete qui sopra, qui invece tutta la puntata), il talk show di La7 condotto da Corrado Formigli, Iantorno è ripreso durante la manifestazione del 25 Aprile a Milano. E in quel momento l’ex assessore della Giunta Lucini e attuale esponente molto noto del Pd comasco, si esprime senza alcun dubbio: “Devi dargliele le armi. La Resistenza come la fai? Con le chiacchiere?”.

Facile immaginare che questa posizione personale, nell’alveo del centrosinistra lariano, scatenerà il dibattito. Per opinioni, contributi, riflessioni scrivere a redazionecomozero@gmail.com

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3 Commenti

  1. Sul serio? Armi? Con tutto il potere del ovest siete incapaci di fermare la guerra?! Ecco bravi tanto non sarete voi a gestire la crisi culturale delle generazioni future VECCHI CRUDELI

  2. Meno male che ci sono tante certezze a cui attingere, la situazione sembra tutt’ altro che chiara e la diplomazia non si sa che sta facendo, gli attuali attori fanno rimpiangere quelli del passato, ci si lamentava di Andreotti ma ora abbiamo Di Maio………..no comment

  3. Sono assolutamente d’accordo con l’Avvocato Iantorno. La propaganda russa parla di nazisti tra i ruderi di Mariupol, del neoimperialismo della Nato, altri parlano della necessità per favorire la Pace di mantenere una posizione di equidistanza tra i belligeranti, altri ancora chiedono equidistanza tra Cina, Russia e USA. Tuttavia, nel merito l’unico fatto assodato è che ci troviamo di fronte all’aggressione di uno Stato sovrano, la Russia, nei confronti di un altro Stato sovrano, l’Ucraina e che abbiamo assistito al tentativo di detronizzazione di un Presidente democraticamente eletto perché voleva realizzare proprio quello per cui è stato eletto. Insomma, la fornitura di armi è uno degli strumenti che servono e serviranno per evitare di riportarci agli albori della civiltà quando la legge del più forte era l’unica possibile. Per questo non sono affatto sorpreso che un Avvocato e cultore del Diritto come Marcello Iantorno non ritenga opportune negoziazioni al ribasso. In Ucraina ci giochiamo gran parte delle nostre libertà.

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