Metti una sera a cena, fra le sale più frequentate per i summit semi-carbonari della politica locale. Quel Birrificio di via Paoli già tanto caro ai Dem e ai Leghisti.
E proprio alcuni tra i transfughi del Sole delle Alpi (orgogliosi padani della prima ora che oggi non si ritrovano nel salvinismo) erano tra i convitati al sinodo chiamato dal neo presidente provinciale, Fiorenzo Bongiasca, ieri sera intorno alle 21. Saletta riservata e vertice prima, birra e hamburger dopo.
Mentre il Comune di Como vive uno dei momenti più drammatici della storia amministrativa recente (qui giorni di cronache aperte con il super-strappo, poi diventato incerta scucitura forzista) ecco che i vecchi volponi della politica locale si mettono lato fiume e guardano. E aspettano.
(Intero FotoServizio: Carlo Pozzoni)
Qualcuno si presta anche a un ritratto di famiglia: partendo dalla destra del padre alcuni riconoscibilissimi volti locali: Roberto Laria (ex dirigente comunali), Ludovica Terenghi, funzionario provinciale, Marco Magnarava, Luca Leoni Orsenigo (ex deputato leghista famoso per il cappio esposto alla Camera), Umberto d’Alessandro (ex assessore e ex colonnello delle giunte Bruni), Gigi Pozzoli, imprenditore e componente di Confcooperative, Patrizio Tambini (ex assessore provinciale e uomo potentissimo di Forza Italia), Angelo Carugo, ex Ncd, Marco Mazzone presidente di Compagnia delle Opere, Nadia Tettamanti ex presidente Circoscrizione 6 (ex leghista della prima ora).
Una bella geografia del potere cui aggiungere una chicca e un inatteso.
La chicca: ecco, defilato ma non defilabile, l’ex sindaco di Como, Stefano Bruni (non felicissimo di essere immortalato ma con sapido sorriso):
L’inatteso: l’ex segretario della Cisl dei Laghi, Gerardo Larghi
D’altronde il capobranco Bongiasca lo aveva fatto intendere (sia un attimo prima: “se corro è per vincere“, contro ogni verosimile pronostico) sia un attimo dopo aver espugnato Villa Saporiti: “Genio d’un democristiano: Fiorenzo apre a tutti e lancia già il “Movimento Bongiasca”.
E dunque, eccolo il nuovo Ordine del vecchio democristiano capace di gettare i ponti verso il centrosinistra (plasticamente assente ieri, peraltro vien da chiedersi come i gruppi dirigenti Dem che hanno appena sostenuto il sindaco di Gravedona reagiranno alle immagini).
E’ la foto di gruppo in un interno con buona parte delle anime che fecero parte della rapidissima ascesa e caduta del Nuovo Centro Destra, partito nato per volontà di Angelino Alfano nel 2013 (nel 2014 appoggiò il Governo Renzi), sciolto dallo stesso nel 2017 per dare vita a Alternativa Popolare.
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Se il nostro Carlo Pozzoni è stato assai abile nell’intercettare l’accolita, meno facile è decrittarne le intenzioni. Qualche uccellino si sbottona raccontando di incontri “informali e assolutamente preliminari”.
In vista di cosa? “Tutto dipende da cosa accadrà a livello locale e nazionale”. Insomma la tenuta delle alleanze (ormai non stabilissime a Roma e a Como) in vista dell’appuntamento elettorale 2019, le Europee, ingolosisce chi finora è stato a guardare. La capacità di cucire trasversalmente, tocco magico di Bongiasca, è l’additivo che potrebbe risvegliare nomi e voglie di un’altra epoca politica.
Intanto ieri sera hanno brindato, birra alla mano, alla recente vittoria.
6 Commenti
Niente. Magari commenterò qualche altra notizia, chissà mai che il mio commento passi la censura…
Non ho dubbi che mister Ananasso non sia stato felicissimo di essere immortalato, essendo evaso da Sing Sing. No, aspetta: da Alcatraz?
Comunque sia, spero che qualcuno abbia chiamato la volante.
Si dedichi ad altro, la politica non è per i deboli di stomaco…
Che schifo. Mi viene il vomito
Si, il mondo è cambiato, in peggio…..
Dinosauri ciellini. Ma il mondo per fortuna è cambiato!