Amarezza e inevitabilmente anche un sottofondo polemico nel comunicato diffuso oggi dal gruppo consiliare del Pd di Cantù in merito al contestatissimo pedaggio in arrivo sulla superstrada Milano Meda, destinata a essere inclusa nella Pedemontana come tratta B2.
Secondo alcune stime, il balzello potrebbe variare dai 4 ai 6 euro al giorno per complessivi 80-120 euro mensili a totale carico degli utenti.
“La notizia della mancata convocazione di Cantù al tavolo regionale con i Sindaci della Provincia di Como sul tema del pedaggio sulla Milano Meda ci ha lasciato perplessi e anche un po’ amareggiati – si legge nella nota – Riteniamo che Cantù abbia un’assoluta legittimazione, per ruolo, dimensione e, specialmente, collocazione territoriale, a partecipare a questo tavolo; in tal senso si era anche espresso il Consiglio Comunale con la mozione approvata all’unanimità lo scorso 25 settembre”.
“Richiamandoci agli impegni richiesti dalla mozione citata – prosegue il comunicato – chiediamo alla Signora Sindaco di interloquire con urgenza con i vertici politici della Regione perché il Comune di Cantù sia inserito nell’elenco degli invitati al tavolo che si riunirà il prossimo 9 dicembre e abbia quindi la possibilità di sostenere direttamente le aspettative e le istanze dei nostri concittadini e delle nostre aziende”.