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Il presidente del governo ticinese: “Nel weekend italiani qui a passeggiare per aggirare i loro divieti”

In un’intervista pubblicata su Mattinonline.ch, giornale del suo partito, ovvero la Lega dei Ticinesi, il presidente del Consiglio di Stato, Norman Gobbi, torna a chiedere decise restrizioni ai confini.

E in particolare, il presidente del governo ticinese punta il dito su quelle che a suo dire sarebbero consistenti e frequenti scappatelle degli italiani oltrefrontiera per aggirare le restrizioni italiane legate alla pandemia.

Dopo aver rilanciato la richiesta (per ora senza risposta) inviata a Berna di “chiudere i valichi minori, mantenendo la possibilità di alcune finestre temporali d’apertura in fasce orarie ben definite per le lavoratrici e lavoratori frontalieri del settore sanitario”, ecco l’affondo sugli italiani.

Ticino, il Consiglio di Stato chiede la chiusura dei valichi minori con l’Italia

“La mobilità transfrontaliera al confine sud della Svizzera è molto elevata – afferma il Consigliere di Stato Norman Gobbi – e ogni ticinese si è reso conto che sul nostro territorio non ci sono solo i lavoratori frontalieri che son qui a lavorare. Al sabato e alla domenica, così come in altri giorni della settimana, si constata la presenza di italiani che vengono per fare passeggiate in montagna, ma anche lungo le rive dei nostri laghi. Sono movimenti che non potrebbero fare all’interno dei confini italiani. Non si vede perché debbano approfittare della vicinanza con la Svizzera per aggirare i divieti imposti dai vari decreti italiani”.

Qui trovate l’intervista originale e integrale di Norman Gobbi.

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