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Il presidente di Eolo a Molteni: “Subito un vertiporto a Como. Volo Malpensa-centro in 15 minuti con 120 euro”

Ospiti illustri, oggi, nell’incontro online organizzato da Fratelli d’Italia su nuove tecnologie e smart city. A organizzare il dibattito, il deputato di Fratelli d’Italia Alessio Butti; hanno partecipato il candidato sindaco del centrodestra Giordano Molteni e il candidato consigliere Guido Corti, che è manager nel settore e ha collaborato alla stesura del programma elettorale sulla materia. I due big che hanno partecipato sono stati Luca Spada, presidente di Eolo, e Simone Bonannini, direttore marketing e commerciale di Openfiber.

Dopo una prima parte del confronto sui temi nazionali, Butti ha chiesto a Spada e Giovannini di dare qualche consiglio dall’alto della loro competenza al candidato sindaco. E sono arrivate informazioni decisamente specifiche, con un occhio sul futuro.

Giovannini (Openfiber) è stato categorico: “Uno dei problemi più importanti nel rapporto con le pubbliche amministrazioni e il coordinamento degli interventi che comportano la rottura delle strade, come nel nostro caso per la posa della fibra. A volte capita che aziende di diversi servizi intervengano a poca distanza di tempo e le strade vengono rotte due o tre volte di seguito. Un assurdo, che ovviamente comporta molti disagi anche per i cittadini. Dunque, se dovessi dare un’indicazione a Giordano Molteni, direi che puntare sul coordinamento al momento del rilascio delle autorizzazioni, o al limite posare già come amministrazione dei cavidotti che possano essere già pronti in caso di nuovi interventi nello stesso punto, ecco quella potrebbe essere una priorità che permetterebbe peraltro di incamerare i diritti di passaggio”.

Il manager di Openfiber ha poi fatto il punto sul cablaggio di Como: “A Como siamo a metà del cablaggio in fibra. Su 46.800 unità immobiliari circa, il target è di cablarne 35mila e oggi siamo già a 24mila”.

Sempre sul fronte dei suggerimenti al candidato sindaco del centrodestra, il presidente di Eolo ha fatto un salto nel futuro: “Suggerisco di iniziare sin da ora a pensare a un’area per un vertiporto a Como (sorta di aeroporto, simile alle piattaforme per il decollo degli elicotteri, destinato a droni e aerotaxi elettrici a decollo verticale, ndr). Può sembrare un futuro lontano ma in realtà è molto più vicino di quanto appaia. Entro i prossimi 4-5 anni inizieranno a partire i primi servizi commerciali e per un volo si passerà da 2-3mila euro all’ora a circa 150 euro. Per una città turistica come Como, pensate che vantaggio per chi arrivasse a Malpensa e potesse arrivare vicino al centro città in 15 minuti spendendo 120-150 euro. Sarebbe un grande miglioramento per i collegamenti e anche sul fronte dell’immagine per Como”.

Da parte sua, il candidato sindaco del centrodestra ha ringraziato garantendo “l’impegno per la realizzazione delle infrastrutture tecnologiche necessarie a Como e ai comaschi per tutti i servizi, tra l’altro pensando ai benefici che potrebbero averne anche la fasce più deboli, dai disabili agli anziani”.

Ticino-Malpensa in 30 minuti, il futuro del volo è a un passo con i vertiporti

Butti, che di quest’ultimo passaggio di Molteni ha sottolineato “lo spirito di inclusione, perché se non riusciremo a coinvolgere tutti quanti non avremo centrato l’obiettivo”, ha poi aggiunto che “i nostri competitors a Como parlano di servizi della smart city ma in realtà senza infrastrutture all’altezza non si possono avere i servizi. Una volta posata l’infrastruttura potremo gestire la raccolta rifiuti grazie ai sensori, la sicurezza grazie a telecamere connesse e magari anche droni. pianificare la gestione della sosta e della mobilità grazie a un’app”. Punti, questi, su cui Corti ha rimarcato “la comodità per i cittadini, che potranno usufruire di molti servizi o ottenere certificati senza per forza doversi spostare o andare in Comune con un evidente impatto su traffico e inquinamento, ad esempio. In questo senso, è fondamentale creare una cittadinanza digitale”.

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5 Commenti

  1. gente che vive nel loro mondo beato. cominciassero a pensare al presente, altrochè futuro. ma solo io vedo la devastazione di questa città? solo capaci di imbrodarci con la storia del lago più bello del mondo. e quelli di Openfiber cominciassero ad asfaltare strade e marciapiedi che hanno massacrato.

  2. Ma come mai alle riunioni preparatori l’unico Sindaco, tra i capoluoghi di Provincia della Lombardia, assente fosse quello del centro-destra di Como? Spiegatelo ai cittadini, non vivete di slogan lasciateli all’eterno candidato che non sa neanche di che cosa si tratta.

  3. quindi “posare già come amministrazione dei cavidotti che possano essere già pronti in caso di nuovi interventi nello stesso punto” sarebbe la soluzione, a scapito delle casse comunali, e a beneficio delle aziende private? faccia tosta

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