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Il saluto al Palazzo del “principe di Tavernola” Paolo Martinelli: “Tante proposte, ma non mi ricandido”

In giorni di campagna elettoriale tumultuosa, dove le notizie sono spesso legate a nuovi nomi che entrano in scena o che comunque la agitano, vanno anche registrati gli addìì alla ribalta (almeno per qualche tempo).

E’ il caso di Paolo Martinelli, l’alfiere del quartiere di Tavernola entrato in consiglio comunale con la Lista Rapinese nel 2017 grazie alla bellezza di ben 419 preferenze personali. Come noto, con gli originari compagni di viaggi finì male, con Martinelli che infatti ha trascorso l’ultimo scorcio di mandato tra i banchi del Gruppo Misto. E oggi, a meno di due mesi dal voto, ecco l’annuncio sulla volontà di non candidarsi.

Paolo Martinelli, principe di Tavernola. Politico, manager e (all’alba) netturbino

“Per la famiglia e per il lavoro ho deciso di non presentarmi nuovamente alle prossime elezioni – dice Martinelli – Troppi impegni, molto tempo da dedicare alle priorità e poco, in questa fase, per potermi ributtare subito in una campagna elettorale”. In moltissimi, nelle scorse settimane, hanno corteggiato il consigliere uscente, ma la risposta è sempre stata un no, grazie.

“Sono arrivate molte proposte, da destra, da sinistra e anche da soggetti civici – conferma Martinelli – Ma dopo l’esperienza in una lista civica dove ho avuto l’ambizione di metterci tutto me stesso, non ho trovato quella stessa libertà nel panorama attuale e dunque ho preferito fermarmi. I partiti? Ci hanno provato, ma non voglio sbagliare un passo così importante anche guardando a un eventuale futuro ancora in politica. D’altronde, non ho mai nascosto che la mia ambizione, un giorno, sarebbe fare il consigliere regionale”.

Insomma, addio di sicuro a Palazzo Cernezzi per i prossimi cinque anni, ma non una porta chiusa in assoluto rispetto a un impegno politico in prospettiva. “Oggi famiglia e lavoro sono le mie priorità, un domani vedremo – dice il consigliere – Tanti anche a Tavernola, il quartiere per cui mi sono speso dal primo giorno all’ultimo, avrebbero voluto vedermi ancora in Comune, con qualsiasi casacca. Ma non era il momento giusto, adesso”.

In ultimo, un bilancio di questi primi cinque anni a Palazzo Cernezzi: “Esperienza sicuramente positiva, che ha avuto il conforto del gradimento dei miei concittadini e anche di molti esponenti delle varie parti in aula, una cosa che mi fa molto piacere. Se appoggerò qualcuno alle prossime elezioni? Prima guarderò le liste quando saranno ufficiali, poi deciderò a chi affidare almeno in parte la mia eredità”.

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