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La passione di Simona Rossotti per lo zar Putin: “Intelligente, raffinato, amato da tutti”

Un’ode appassionata a Vladimir Putin, appena riconfermato presidente della Russia con il 76,6% dei voti (con numerose denunce di brogli e sostanzialmente senza avversari). Dove, a seguire lo spoglio delle elezioni nel Paese che nel 2017 si collocava al 148esimo posto della classifica mondiale sulla libertà di stampa (appena prima della Turchia di Erdogan al 155esimo) e dove il più recente rapporto di Amnesty International indica la lunghissima serie di privazioni di diritti civili a cui è costretta la popolazione, c’era anche l’assessore al Turismo del Comune di Como, Simona Rossotti in qualità di Osservatore del Team di monitoraggio nazionale della Federazione Russa attraverso l’organizzazione National Public Monitoring.
E l’assessore di Palazzo Cernezzi, al termine del viaggio all’Est, ha celebrato la vittoria di Putin con un comunicato ufficiale della Olos Group, la società privata per cui lavora, sulla falsariga dell’ammirazione per il leader russo che ampi settori del centrodestra professano da anni (da Silvio Berlusconi a Matteo Salvini passando per Giorgia Meloni).

Simona Rossotti

“Dopo la vittoria di Putin in Russia è tempo di aprire nuove vie di dialogo con l’Europa – dice Rossotti nella nota – Putin ha vinto con la percentuale più alta di sempre. Con grande intelligenza e raffinatezza si è presentato come candidato indipendente. Gli altri rappresentavano 7 partiti. È stato il candidato di tutti, della gente comune”. Insomma, un elogio senza ombre.
Rossotti, era delegata per il monitoraggio elettorale nella regione di Orel arrivata a Orel dove ha incontrato Larissa Udalova, vicepresidente del Consiglio Regionale con cui ha fatto la conferenza stampa, poi ha incontrato la presidente della Commissione Elettorale Regionale Ludmila Markina e successivamente ha fatto “focus group” nei seggi con i presidenti e i loro team di lavoro. Nel giorno del voto ha infine incontrato i presidenti dei seggi, assistito alle votazioni, fatto la conferenza stampa con il Governatore della Regione di Orel Andrei Klyochkov e assistito in un seggio allo spoglio delle schede con il sistema elettronico.
E anche per le modalità pratiche dello scrutinio sono arrivati grandi complimenti.
“Lo spoglio elettorale in Russia è innovativo e veloce – ha infatti osservato Simona Rossotti – Garantisce totale trasparenza e dimostra come la Russia sia un grande Paese”.

Ma non basta, perché – sempre nella nota ufficiale – l’assessore del Comune di Como ha regalato uno spaccato ulteriore della sua esperienza. Ovviamente, positivo. “Io ho chiesto di poter osservare una periferia e di stare tra la gente comune, per raccogliere l’opinione delle persone che nulla hanno a che fare con i palazzi – dice Rossotti – Ho carpito un grande senso di appartenenza e l’orgoglio di poter contribuire alla scelta di indirizzo del paese. Mi ha colpito il protagonismo dei giovani, un clima positivo e propositivo”. Russia paese ideale, insomma. Anticamera di un auspicio politico.

“La grande responsabilità che si trova la Russia insieme al suo presidente a dover guidare decisioni importanti a livello internazionale. Occorre provare a ragionare trovando punti di incontro – dice l’assessore – È indispensabile tornare al dialogo e ai rapporti umani tra i grandi leader. La Russia non ha mai chiuso le porte a nessuno e questo deve portare l’Europa a una grossa riflessione. Se si riesce a creare un avvicinamento tra Europa e Russia è un vantaggio strategico per tutti. Si può vincere tutti, non ci deve sempre essere chi vince, chi perde e la curva dei tifosi. Ripeto, con il dialogo si può vincere tutti”.

In chiusura, quasi inevitabile, viste le premesse, un insegnamento anche per l’Italia: “La Russia può insegnarci l’amore per la patria intesa come terra dei padri, da noi in Italia troppo spesso dimenticata. L’Italia invece è portatrice di tecnologia, innovazione, creatività e capacità di gestione. Non dimentichiamoci poi che gli italiani sono amatissimi in Russia: questa è una grande opportunità per le nostre imprese, per sviluppare lavoro insieme, fare qualcosa di strategico e positivo”.
Insomma, l’Eden esiste. E vince sempre Putin.

QUI IL RAPPORTO AMNESTY SULLA PRIVAZIONI DI LIBERTA’ E DIRITTI CIVILI NELLA RUSSIA DI PUTIN

QUI UN ARTICOLO DE IL POST SULLE IPOTESI DI BROGLI

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