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La tradizione: dai leghisti Bonduri (Politiche educative) e Caldara (Bilancio) no allo spazio per il Ramadan

Come tutti gli anni arriva la Pasqua e il no degli assessori della Lega alla concessione di un qualsiasi spazio per la preghiera alla comunità islamica di Como. Lo schema – immutabile nel tempo – si è ripetuto qualche giorno fa quando la Giunta Landriscina ha dovuto decidere sulla richiesta del Centro Culturale Islamico – inoltrata già dal 27 gennaio – di avere a disposizione uno spazio per celebrare il Ramadan (dal primo aprile scorso al prossimo 2 maggio, il mese sacro per i musulmani).

Due le aree indicate dagli islamici: piazza d’Armi a Muggiò oppure una porzione del Parco Negretti a Rebbio. La scelta dell’esecutivo di Palazzo Cernezzi è caduta sulla seconda opzione, se non altro perché a Muggiò è in corso il Luna Park, ma naturalmente sindaco e assessori hanno dovuto votare. E lo schema si è ripetuto identico a se stesso: sui nove presenti, tutti favorevoli tranne due contrari come da copione. Ossia gli assessori a Politiche educative, Alessandra Bonduri, e al Bilancio, Adriano Caldara, entrambi della Lega, che hanno espresso voto contrario.

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3 Commenti

  1. Il solito copione della campagna elettorale della Lega. Non hanno combinato nulla in cinque anni, hanno visto i loro amici in Regione stentare nelle fasi iniziali della pandemia, non riescono a chiarire i rapporti con l’autocrate Putin, non hanno nessuna idea da mettere sul piatto ma in compenso ci tengono a far sapere che se non ci fossero loro ci sarebbe pure chi oserebbe chiedere lo spazio per il ramadan. A breve ci toccherà qualche incontro pubblico sulla microcriminalità in città, dalle statistiche in netta diminuzione da anni al contrario della macro, ma quella, si sa, meglio non farla incazzare. Le solite cose, la solida sceneggiata. Di COVID e di guerra in Ucraina meglio per loro non parlarne, sia mai che qualcuno si ricordi cosa hanno combinato con le RSA e con gli scambi culturali con il partito di Putin. Alla fine, il solito argomento per i soliti gonzi che sono rimasti a quello da cinque anni e che continueranno a parlarne per altri cinque anni e per i prossimi venturi.

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