Un invito a tutti i segretari e commissari provinciali dei partiti alleati per un incontro urgente in chiave elettorale.
E’ stato inviato nei giorni scorsi dal sindaco di Como, Mario Landriscina, sollecitato da Fratelli d’Italia e Lega.
Questi ultimi non hanno ben digerito, a essere eufemistici, l’intervista rilasciata a ComoZero dal commissario provinciale azzurro Mauro Caprani che a sorpresa (pure per noi) ha lanciato la candidatura a sindaco di Como del leader forzista in terra lariana: il presidente del Consiglio regionale lombardo, Alessandro Fermi.
L’atomica Forza Italia, Caprani candida Alessandro Fermi sindaco di Como: “Per me è l’uomo ideale”
Il vertice è in programma venerdì. Al desco del primo cittadino siederanno appunto i meloniani, i salviniani, Forza Italia e la Civica Insieme.
Insomma, il venticello elettorale che soffia da qualche settimana sul (e nel) Palazzo del potere comasco si sta ingrossando parecchio. Manca un anno esatto al rinnovo di sindaco, Giunta e Consiglio a Como.
Fermi, dopo l’uscita di Caprani (che, ricordiamolo, è il più fedele tra i suoi fedeli), nei giorni successivi intervistato dal quotidiano La Provincia ha parlato di “giusta ricandidatura di Landriscina”, chiaramente nel caso il sindaco uscente ci stesse, si è detto poi onorato dell’investitura ma sul punto (cioè: e se Landriscina facesse un passo indietro?) è stato abilissimo circense sulla corda, una piroetta, due giri e non ha dato risposte dirette invocando il più classico ecumenismo fraterno fra forze alleate nella ricerca del nome giusto. Non un “sì”, non un “no” insomma
Così le parole di Caprani hanno smosso terre e acque e malumori. E il sindaco, che ancora non ha sciolto le riserve su un eventuale bis, ha chiamato tutti a corte.
D’altronde le dichiarazioni del commissario forzista sono un giudizio tombale sul quadriennio landrisciniano. E i rapporti tra alleati e azzurri, sono ben conosciuti.
C’è da dire, per chiudere, che sull’incontro di venerdì è stato chiesto il massimo riserbo e quindi ne stiamo scrivendo (è la politica, bellezza. Già).
3 Commenti
Un Landriscina bis? Equivarrebbe a prova scientifica di una impenitente forma di masochismo da parte del comasco medio (per altro già ampiamente nota). Sarebbe come votare la muffa, il vuoto, la morte secca. Satanasso in persona sarebbe certamente più sexy.
Se al prossimo giro si vuol dare vittoria certa al sig. Rapinese, un Landriscina bis è la scelta da intraprendere (forse prenderebbe giusto il voto della Zarina, oltre al proprio). Sicuramente con il Presidente del Consiglio Regionale il Centro Destra avrebbe notevoli probabilità di vittoria, visto che i Dem latitano (e se continuano così non avranno nemmeno un candidato da presentare), ma credo che Fermi non sia così ingenuo da “bruciarsi”, andando kamikaze in un Comune che cade letteralmente a pezzi, con mille grane da risolvere e con 3 dipendenti demotivati su 4 che non vedono l’ora di “migrare” in altri lidi.
Questi ritrovi un po’ da vecchi amici al bar, un po’ loggia carbonara, un po’ da consiglio parrocchiale sono troppo divertenti. Ma quale sarà l’oggetto della discussione? La prossima commissione d’inchiesta sull’operato dell’Assessore amico degli amici? O come far finta di non essere responsabili di nulla sull’operato della peggiore Amministrazione che memoria ricordi? È difficile è essere credibili dopo cinque anni di disastri. Se fossi in loro, mi accontenterei di non finire con le altrui dita negli occhi durante quest’ultimo anno. L’unico che ci guadagnerebbe è Caprani che dopo aver candidato Fermi sarà molto difficile convincere ad appoggiare la ricandidatura del “buon” Sindaco. Peccato era una così brava persona. Caprani o il “buon” Sindaco? Mah, lo decideranno i quattro amici al bar. Ormai frega solo a loro, a noi, dopo cotanto disastro, poco o nulla! ?