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Limite contanti alzato a 2mila euro, Borghi: “Altrimenti la collana all’amante si sarebbe comprata in Svizzera”

Con l’approvazione alla Camera di uno degli emendamenti al Decreto Milleproproghe che hanno fatto infuriare il premier Mario Draghi, ovvero quello sul tetto ai pagamenti in contanti che dal 1° gennaio 2022 era sceso a 1.000 euro ma che adesso torna a 2.000 euro per tutto l’anno, rimandando al 2023 l’entrata in vigore del limite più basso, si è scatenata ben più di qualche polemica.

A garantire l’ok alla modifica, infatti, è stato un blitz politico che ha spaccato la maggioranza e ha innescato forti tensioni, visto che Lega e Forza Italia hanno votato insieme a FdI l’emendamento contro il parere del governo. E come se non bastasse, la modifica è poi passata per un solo voto, per l’esultanza soprattutto di Giorgia Meloni.

Anche la Lega però ha sottolineato questo traguardo, contestato invece da molte parti come l’ennesimo regalo ai pagamenti in nero e all’evasione fiscale.

In questo calderone ha suscitato ulteriori discussioni una frase del deputato leghista e consigliere comunale a Como, Claudio Borghi, nel corso di un’intervista al Corriere della Sera sulla questione. “In tutte le riduzioni che sono state fatte in passato – ha dichiarato il parlamentare della Lega ed esponente di maggioranza a Palazzo Cernezzi – non è mai stata ridotta l’evasione, in compenso sono stati penalizzati gli onesti”.

Poi il passaggio clou, per così dire: “Secondo voi, se io sono una persona onesta che vuole comprare una collana all’amante, che cosa posso fare con il limite di mille euro? Prendo l’auto, vado a Lugano e pago cash”.

Inevitabili, soprattutto sui social, repliche e commenti di ogni tipo. E tra le risposte agli utenti su Twitter di Borghi, con una in particolare il deputato ha ribadito dal suo punto di vista la differenza tra Italia, e Como nello specifico, e la vicina Svizzera: “L’arte di non capire nulla. Vi fanno scuola? Chieda ai gioiellieri di Milano o Como come vanno gli affari e chieda a quelli di Lugano (contante libero). Il punto è che in tanti vogliono essere liberi di spendere i loro soldi senza che qualcuno ci metta il naso. Difficile capire?”.

Al deputato leghista ha replicato un altro parlamentare comasco, Giovanni Currò (M5S).

“Abbiamo presentato in Aula un emendamento soppressivo al Decreto Milleproroghe rispetto all’innalzamento del tetto del contante votato dal centrodestra contro il parere del Governo – ha affermato Currò assieme a Vita Martinciglio – Come spiega benissimo uno studio di Bankitalia del 2021, un intervento del genere costituisce un favore enorme all’economia sommersa. E, in un Paese con circa 100 miliardi annui di evasione, questo non ce lo possiamo permettere. Al contrario, con incentivi al tracciamento dei pagamenti si potrebbero recuperare risorse ingenti per abbassare le tasse, costruire nuove strade, nuove scuole, nuovi ospedali e garantire maggiori servizi ai cittadini”.

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5 Commenti

  1. Al di là del personaggio, il punto pùo avere un suo fondamento.

    Esiste sicuramente chi preferisce non lasciare traccia di alcuni suoi acquisti, anche quando sono pienamente leciti e regolari.
    Solo che va messo sulla bilancia con quanti sfruttano i contanti invece per compiere operazioni in nero, riciclare denaro e simili.

    Immagino i secondi siano molto più dei primi, quindi il punto di Borghi, per quanto teoricamente esistente, non invalida la bontà della misura, purtroppo non passata.

  2. Fa tenerezza questo leghista Borghi (quello dei baci al cagnolino seduta consiliare in itinere) perennemente in cerca, con le sue amenitá, di un posto in prima pagina!

  3. Con 2mila euro in Italia ci puoi comprare in oreficeria qualcosa di bello; con lo stesso denaro in Svizzera, a parità di potere di acquisto, ci compri qualcosa che vale 2 e mezzo di meno: davvero pochino…

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