“Abbiamo dato sollievo alla città, soprattutto in una zona che da anni era oggetto di troppe presenze, talvolta inopportune”.
Il vicesindaco e deputato della Lega, Alessandra Locatelli, ha risposto in consiglio comunale alle tante polemice sollevate nei giorni scorsi da una doppia novità sul centro migranti di via Regina: dapprima il trasferimento tra Bologna e Torino di 70 migranti e poi l’annuncio del ministero dell’Interno, tramite il sottosegretario comasco Nicola Molteni, della chiusura del campo entro il 31 dicembre.
“Erano venute meno le caratteristiche di temporaneità del campo – ha sottolineato Locatelli – Inoltre non sussistono più le caratteristiche emergenziali, nemmeno in relazione alle persone ospitate. Molte, infatti, venivano ormai dal Pakistan”.
“Quella struttura – ha aggiunto il vicesindaco di Como – non aveva più i requisiti per cui era nata: è un po’ come se avessi una struttura per disabili vuota e ci volessi tenere gli anziani. Non si può, è impossibile”.
In aula, soprattutto la consigliera Pd Patrizia Lissi era andata all’attacco, parlando dei trasferimenti e della prossima chiusura come di “una volontà di nascondere la polvere sotto il tappeto, di nascondere un problema senza risolverlo”.
“Noi invece – ha ribattutto Locatelli – riteniamo che questo percorso avviato dal ministero dell’Interno dia un reale sollievo alla città di Como. Inoltre, le persone sono state trasferite in campi gestiti dalla Croce Rossa, la medesima tipologia di quello cittadino. La gestione dei centri è ottima, e i migranti seguiranno tutto il percorso normativo che li riguarda. Ho sentito parlare di “deportati”: toni troppo forti, parliamo semplicemente di persone trasferite perché non avevano più i requisiti per rimanere qui”.
Il vicesindaco ha affrontato anche il caso dell’ex chiesa di San Francesco, dove da mesi dorme un nutrito gruppo di senzatetto e migranti. “Stiamo cercando di ripristinare il decoro e la legalità in quella zona, perché i cittadini hanno il diritto di usufruire di un’area idonea sotto il profilo ambientale, igienico e della sicurezza. Cancelli davanti al portico? – ha replicato di nuovo alla questione posta ancora una volta dalla consigliera Lissi – No, non metteremo cancellate”.