Una delle sorprese delle elezioni comunali è senza dubbio lui, Lorenzo Cantaluppi, consigliere uscente di Fratelli d’Italia, 28 anni, di professione operaio e – per sua stessa definizione – esponente della “destra tradizionale”. Con le sue 384 preferenze, in una lista estremamente competitiva, è risultato il secondo assoluto tra i più votati in città (mentre scriviamo mancano le preferenze dell’ultima sezione, ndr) dopo l’irraggiungibile capolista del Pd, Patrizia Lissi con 557.
Un exploit che effettivamente in molti, tra corridoi e aule, davano per possibile ma che pubblicamente ha stupito.
“Come è nato questo risultato? Sicuramente conta il fatto che ormai faccio politica da una quindicina d’anni. E poi credo che abbia pagato il modo in cui ho interpretato il mio ruolo, sempre come una sorta di anello di congiunzione tra l’istituzione e il cittadino, costantemente sul territorio magari senza apparire troppo sui media. Nell’arco del mandato scorso ho portato in Comune 200 segnalazioni, la grandissima parte andata a buon fine. A questo proposito, vorrei sottolineare che spesso si criticano l’amministrazione pubblica, i dipendenti e gli uffici e invece io ho trovato sempre disponibilità e competenza”.
I feudi, come si dice in gergo, sono senza dubbio Garzola (“Dove abito”) e Civiglio (“Dove ho fatto le scuole”), ma – rimarca il consigliere – “molte altre preferenze le ho ottenute in altri quartieri della città, dove ho provato a essere sempre vicino ai cittadini”.
Nell’ambito dela sua lunga militanza nella destra comasca, con il ruolo anche di coordinatore di Gioventù Nazionale, il movimento giovanile di Fratelli d’Italia, Cantaluppi è sempre stato catalogato come un “duro e puro” dello schieramento. Ma lui come si definisce?
“Direi che sicuramente la destra sociale è un mio riferimento, perché mi piace aiutare le persone. Poi certamente c’è la connotazione patriottica, credo nella Patria e in tutto ciò che la rappresenta. Ma soprattutto, e forse questa è davvero l’origine di tutto, l’educazione che ho ricevuto in famiglia è stata per me fondamentale. Oggi se sono una persona concreta e educata lo devo a quello”.
Guardando al dopo elezioni, se – come pare ormai acclarato, pur in attesa del Tar – il candidato del centrodestra Giordano Molteni non dovesse andare al ballottaggio, i posti in consiglio per Fratelli d’Italia saranno pochi nonostante l’ottima performance della lista.
“Avrò ancora più responsabilità, ma va bene, la cosa non mi spaventa – afferma Cantaluppi – E vorrei partire portando avanti una battaglia in apparenza piccola ma importante: attrezzare un’area della città per il Calisthenics, un’attività fisica che possono fare tutti dai 10 ai 90 anni e che è assurdo che non ci sia in un capoluogo. Poi continuerò a girare il territorio e sostenere la Polizia locale nella speranza che l’organico possa crescere. Intanto, non posso che ringraziare tutti quelli che mi hanno sostenuto”.
Alla fine, però, un piccolo “segreto” viene fuori: “Uso molto i social, soprattutto Instagram dove ho 6.500 follower, uno strumento molto utile”.