L’espansionismo renziano in salsa comasca prosegue. Magari non come un’alluvione, ma con qualche “new entry” cadenzata. L’ultima sembra avere i crismi veri del renzismo doc: si tratta infatti del giovanissimo Mattia Patrini, 20 anni da due settimane, ma soprattutto – dato politico salace – fresco (ex) segretario dei Giovani Democratici di Cantù. Ora, l’addio e la confluenza in “Italia Viva”.
“Mi ero iscritto ai Giovani Democratici di Cantù nel 2016 – racconta Patrini – e sono diventato segretario nei primi mesi dell’anno. Poi ho collaborato nel Pd canturino per la campagna elettorale di maggio pur rimanendo nei GD”.
Dopo la turbolenta estate scorsa e lo strappo di Matteo Salvini, l’addio alla galassia Pd e la confluenza in “Italia Viva”.
“Il motivo? Ho lasciato per Italia Viva perchè sono stato sempre dichiaratamente renziano, ma, tralasciando i personalismi, il motivo di fondo è che questa nuova casa è liberale, moderata, europea di stampo centrista e soprattutto improntata sui giovani – afferma Patrini – È un contenitore politico molto ampio che includerà tante persone che finalmente potranno sentirsi rappresentate pienamente. E poi non va sottovalutata l’impronta giovanile che si vuole dare, infatti vedo tantissimi ragazzi da tutta Italia che come me sono pronti a mettersi in gioco per costruire il futuro del paese”.
In chiusura, una prospettiva (abbastanza inedita) sul futuro di Renzi: “Credo che per ora Renzi sarà il trainante del carro grazie alle sue qualità politiche ma col tempo lascerà spazio a figure altrettanto capaci e carismatiche che porteranno avanti questo progetto innovatore”. Difficile crederlo visto il peso (e l’ego) dell’ex premier, ma il tempo lo dirà.
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Addirittura…