Non è proprio piaciuto al segretario provinciale della Cgil, Giacomo Licata, il freschissimo accorpamento delle competenze ministeriali sul Turismo con quello dell’Agricoltura.
Anzi, forse a risultare ancora più indigesta al numero uno comasco della Camera del Lavoro è stata la premessa per la nascita del nuovo Mipaaft. Ovvero la separazione del Turismo dal ministero con cui era unita in precedenza, cioè quello dei Beni culturali.
Il riordino dei dicasteri, appena varato dal governo, ha fatto felice soprattutto il ministro leghista dell’Agricoltura Gian Marco Centinaio (foto sotto con il deputato comasco Eugenio Zoffili), il quale punta a rafforzare il marketing soprattutto all’estero delle eccellenze culturali ed enogastronomiche del “made in Italy”, mentre è stata fortemente criticata dall’ex ministro ai Beni culturali del Pd, Dario Franceschini, che ha parlato di “turismo smontato per capriccio; unirlo all’agricoltura è un caso unico al mondo”.
Ebbene, questa vicenda ha letteralmente fatto scoppiare di rabbia Giacomo Licata. Non nuovo a prese di posizione anche fortissime sui temi di attualità, questa volta si è anche lasciato scappare qualche parolona commentando sul proprio profilo Facebook.
“Se chiedessi a mio figlio (4 anni) se il turismo deve essere assegnato al Ministero della Cultura o a quello dell’Agricoltura, saprebbe rispondermi – afferma il segretario della Cgil – Assocerebbe le nostre imminenti vacanze in Sicilia alla Valle dei Templi di Agrigento per esempio, si ricorderebbe dei Miti Greci che abbiamo letto insieme. E direbbe senza dubbio: Cultura!”.
Premessa soft all’affondo cannoneggiato.
“Cosa fa il governo degli ignoranti? – sbotta Licata – Approva un decreto che toglie il Turismo alla Cultura e assegna la delega al Ministro dell’Agricoltura”.
Seguono, a concludere, due hashtag pesantissimi: #cialtroni #ignoranti
Un commento
Non si può non condividere: cialtroni e ignoranti!