Non ci sta il coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia, Stefano Molinari, a mandar giù gli sfottò del Partito Democratico sul sondaggio appena diffuso dal partito di Giorgia Meloni su alcuni temi caldi della città, dal futuro del San Martino alla mobilità passando per lo stadio.
E oggi infatti arriva la dura controreplica dopo l’affondo del segretario cittadino dei Dem con tanto di vignetta sarcastica.
Questionari di FdI ai comaschi: Stadio dentro o fuori Como? Sì o no alla metropolitana leggera?
“Qualcuno si ricorda qualcosa fatto dal Pd a Como nella famosa giunta Lucini? – domanda altrettanto sarcasticamente Molinari – Quella per intenderci del cambio di passo. Illuminazione pubblica non pervenuta, Palazzetto dello sport chiuso, piscina olimpionica non pervenuta, area Ticosa non pervenuta, piano del traffico non pervenuto…”.
Ma non è soltanto il bilancio dell’ex giunta Lucini a finire nel mirino di Fratelli d’Italia. Ce n’è anche per il ruolo svolto dal centrosinistra nei cinque anni di opposizione con l’attuale esecutivo Landriscina.
“E qualcuno si ricorda di qualche iniziativa politica e amministrativa delle minoranze di centrosinistra negli ultimi 5 anni – Il nulla assoluto. Forse il Pd invece di ironizzare sulla più elementare forma di democrazia partecipata dovrebbero ascoltare i cittadini comaschi. Ah già, dimenticavo, per loro decidono i poteri forti de “Le Officine” quelli che da troppo tempo ingessano la città”. Chiaro e velenosissimo il riferimento a Officina Como, l’associazione guidata dall’imprenditore Paolo De Santis.
4 Commenti
Vorrebbero realizzare in poco tempo, quello che non hanno fatto per anni?
Non è neanche necessario rispondere a Molinari, si mena per il naso da solo.
Non si vedeva rosicare così da quando hanno fatto spallucce alla Sua candidatura. Spiace anche adesso. Deve essersi perso la tragicommedia di questi ultimi cinque anni. Le gag fantastiche dello Splendido Assessore al Patrimonio del Suo Partito, la concessione dell’ostello, le manutenzioni degli attrezzi degli operatori cimiteriali, l’inquinamento acustico delle segnalazioni vocali per non vedenti negli uffici dell’Anagrafe, gli spostamenti delle imbarcazioni della navigazione per liberare il panorama ai bar a lago, perla dell’altro Assessore del Suo partito, Gallie e la piscina olimpionica, quel capolavoro di dottrina giuridica del Regolamento Comunale, le tapparelle dell’Asilo Sant’Elia, i lampioni dello Stadio, la scuola di via Perti, Gallie e il furto degli irrigatori dello “sterrato” a lago, le deroghe e ri-deroghe ai finanziamenti Cariplo per Villa Olmo, il fu-progetto per il nuovo palazzetto di Muggiò, il fu-progetto per la riqualificazione della Ticosa con annessa bonifica con errori nelle gare d’appalto, i corsi e i ricorsi della concessione Como Nuoto ecc. ecc. Si deve essere perso anche il meglio del decennio Bruni: le paratie, il tracciato del viadotto dei lavatoi, il parcheggio della val Mulini dopo che si era già deciso lo spostamento del Sant’Anna, qualche scandaluccio (poca roba a dire il vero) ecc.ecc.. Insomma, si è perso proprio il meglio. Chissà se con un altro questionario, ovviamente a crocette, gli elettori gli ricorderanno anche quello che per ragioni di spazio non si è potuto specificare? Mah….
Prendiamo le prime 3 dai:
– Pedonalizzazione di Portici Plinio, piazza Volta, via Garibaldi
– Rifacimento piazza De Gasperi
– Monumento di Libeskind
Tutte cose ai tempi osteggiate dall’opposizione, che però si è ben guardata dal toccarle una volta salita al governo, dimostando come le critiche fossero unicamente strumentali.
Proviamo il contrario, che ha combinato FdI in 5 anni di amministrazione Landriscina?