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Muggiò, gli islamici chiedono 400 metri quadrati. La giunta fa pagare per 20mila

Un esercizio di leghismo spinto la concessione di piazza d’Armi, a Muggiò, al Centro culturale islamico per lo svolgimento della Festa dell’Aid, celebrata dalla comunità musulmana lo scorso 21 agosto.

Emerge ora, infatti, il meccanismo con cui la giunta di Como – assente la vicesindaco e parlamentare della Lega, Alessandra Locatelli – ha concesso l’area confinante con via Sportivi Comaschi.

Innanzitutto, a fronte della richiesta della comunità islamica di occupare 400 metri quadrati di superficie per 8 ore – dalle 6 alle 14 – la giunta ha invece calcolato la tassa di occupazione di suolo pubblico sugli interi 20mila metri quadrati dell’enorme spiazzo di Muggiò. Il motivo? Nero su bianco: “Canone commisurato all’intera area di circa 20.000 mq, che durante l’occupazione viene sottratta a qualsiasi altro impiego”. Cifra totale – “ai termini degli articoli 40 e 41 del Regolamento per l’occupazione degli spazi pubblici (tariffa: euro 0,20 x coefficiente 0,05 x mq 20.000 x giorni n. 1)” – 200 euro totali.

Ma la delibera con cui l’esecutivo di Palazzo Cernezzi ha dato il suo assenso a maggioranza, contiene un’altra curiosità. Ovvero la messa a verbale delle ragioni con cui l’unico assessore presente alla riunione (il titolare del Bilancio, Adriano Caldara) ha motivato il proprio voto contrario alla concessione dell’area.

Letteralmente: “Cultura e valori fondamentali profondamente diversi, a partire dal rispetto delle donne e dal suo ruolo in società. Mancanza di intese con la Repubblica Italiana. Mancanza di reciprocità”. E, per il futuro, un monito: “Auspico – ha fatto mettere a verbale l’assessore leghista – il cambio di destinazione d’uso dell’area affinché lo spazio possa essere adibito ad altre attività”. Non islamiche, si presume.

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Un commento

  1. Caldara ha pienamente ragione, quell’area è sprecata per l’utilizzo che se ne fa.
    Appare ovvio che si debba far pagare il costo dell’intera area visto che non si può di certo affiancare una festa della “salamella” al tendone con la festa islamica.
    Quindi se vogliono il posto che lo paghino, tra l’altro la cifra (200€) non sembra così insostenibile come lascia intendere il titolo dell’articolo.

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