La capogruppo della Lega in consiglio comunale a Como, Elena Negretti, ha sfidato letteralmente (invano) il sindaco Alessandro Rapinese su alcune frasi che – sempre a detta dell’esponente leghista – sarebbero state pronunciate dal primo cittadino durante l’ultima ospitata del venerdì su Etv e che l’avrebbero potenzialmente presa di mira.
“Buonasera Sindaco, mi rivolgo direttamente a lei perché vorrei essere certa che durante il suo ultimo discorso alla nazione dai microfoni di Espansione TV, potrebbe avermi dedicato un piccolo passaggio – ha esordito la consigliera – Se fosse vero, e le chiedo cortesemente conferma, ne sarei fieramente lusingata”.
Poi ecco nello specifico il passaggio in questione: “Quando ha affermato ‘devo dire che mi è capitato di vedere assessori alla Sicurezza, prima che arrivassi io, che passavano a farsi vedere, andando prima dal parrucchiere… tutta la giornata fuori dalla stadio per farsi vedere quanto erano belli…ma in realtà intralciavano i lavori….’, mi stava forse rivolgendo la sua preziosa attenzione?”.
“Come vorrei fosse così – ha proseguito Negretti – ne sarei felice e con me la mia parrucchiera e sono certa, anche il mio avvocato. Peraltro la mia parrucchiera per il futuro gradirebbe essere appellata con nome e cognome a scopo pubblicitario, mentre il mio avvocato sta aspettando i documenti che provino quanto da lei affermato ( quali lavori sarebbero stati ostacolati???)”.
Non è mancata ironia graffiante nel finale dell’intervento: “Esaudisca nel frattempo tutte le richieste Sindaco. O forse preferisce essere più adeguatamente chiamato Maestà! Senza offesa e con grande rispetto naturalmente. Mi consenta a questo punto un umile consiglio: non badi alle folle di questuanti che con la scusa di essere genitori la assillano con inutili se non dannosi appelli e faziose richieste, non faccia caso a critiche insistenti che fingono di non cogliere la sua grandezza solo per invidia e riconosciuta inettitudine. Prosegua a condurre il suo regno come ha fatto sinora: senza dare retta ad alcuno. Vedrà che finalmente un giorno, forse, capiranno la sua grandezza. O forse no! Lo diranno il tempo e la storia di questa città”.
Alla esplicita richiesta di poter ottenere una risposta in consiglio comunale, il sindaco non è intervenuto.