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Nella nuova Lega per il Nord c’è Giorgio Masocco: subito all’attacco dei politici comaschi su frontalieri e tasse

Anche a Como ha preso vita la Lega per il Nord, movimento politico che di fatto si ispira al Carroccio delle origini, molto distante dalla creatura con aspirazioni nazionali forgiata soprattutto negli ultimi anni da Matteo Salvini. In provincia di Como, uno dei volti più noti del nuovo soggetto politico è sicuramente l’imprenditore Giorgio Masocco, un lungo passato nella Lega bossiana prima dell’addio, e ora referente per il Canturino.

E oggi arriva una prima presa di posizione della Lega per il Nord, legata alla causa dei frontalieri. Di seguito, la nota integrale.

Ancora una volta “roma ladrona” ha colpito ancora. Di cosa stiamo parlando? Parliamo delle nuove tassazioni per i lavoratori frontalieri. Ricordiamo che il “frontaliere” nasce per sopperire alla mancanza di lavoro dei territori di frontiera. Parliamo dei comuni delle Provincie di Como, Varese e Sondrio. Per avere la qualifica di frontaliere, in origine, bisognava risiedere in una ristretta fascia di confine tra i 15 e 20 km.

Oggi ringraziando i politici locali che mai hanno difeso i lavoratori del proprio territorio hanno lasciato gestire questa peculiarità territoriale ai politici romani è cos’è successo? Che questa fascia è stata allargata a oltre i 30 km di distanza dal confine (per creare il frontaliere economico) in più hanno permesso sempre a alla politica romana di alzare la tassazione alla fonte dei lavoratori frontalieri, vedi ultimi accordi bilaterali. Di questi accordi sarebbe interessante sapere chi ha partecipato dei politici locali. Non dimentichiamo l’ultimo furto che hanno messo in atto con l’ultima legge di bilancio: tassiamo i lavoratori frontalieri per aumentare gli stipendi ai lavorati della sanità. Come se per dare lo stipendio ai famoslavoratori “forestali” (questi si che sono inutili) si dovesse chiedere una tassazione ai giardinieri e fioristi. Quindi i vari politici a cui abbiamo delegato la rappresentanza del nostro territorio dove sono e cosa hanno fatto in questi contesti, per difendere una peculiarità propria del nostro territorio.

Butti, Molteni, Zoffili, Locatelli, Braga, Fermi, Orsenigo, Dotti, Spelzini, dove siete e dove eravate quando si decidevano queste politiche del territorio. Ecco perchè siamo tornati, per cercare di riportare una dignità al nostro territorio ormai lasciato in balia di politicanti buoni solo al loro portafoglio.

A conferma di tutto questo sopratutto per ricordare di quel partito che va in giro da 10 anni a spacciare per il partito del Nord: Un calcio alle tasse! Al Mef lavorano in gran segreto per ritoccare il decreto crescita e consentire maxi sconti anche per i calciatori acquistati dall’estero. La norma verrà coperta con la scusa di far rientrare i cervelli e finirà nel maxi emendamento del governo. Sappiamo tutti che il Ministro del MEF è Giorgetti di Varese eletto nel collegio di Sondrio al grido di Prima il Nord.
Lega per il Nord – Provincia di Como

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7 Commenti

  1. «Butti, Molteni, Zoffili, Locatelli, Braga, Fermi, Orsenigo, Dotti, Spelzini, dove siete e dove eravate?»: gli altri non so, ma Fermi era senz’altro sul San Primo a sciare.

  2. Quanto vano parlare.
    Se lavori in Svizzera, vivi in Italia e guadagni 3000 euro mensili netti (se non ben oltre) è giusto, e lo puoi sostenere, tu sia soggetto a una piena e doppia tassazione.
    Questo perché vivendo appunto in Italia ne sfrutti i relativi servizi (es. quello sanitario), contribuisci ad alzare il costo della vita nella fascia di confine e favorisci l’ingiustizia sociale verso coloro che sono impossibilitati (anche per meri motivi geografici) a lavorare oltre confine.
    A riprova di ciò c’è il fatto che con stipendi da 3500 franchi lordi mensili sarebbe sostanzialmente impossibile vivere dignitosamente in Svizzera appunto, questo dovrebbe far riflettere sull’aberrazione dei meccanismi del frontalierato locale.

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