Non ci sta l’assessore alle Politiche Educative, Alessandra Bonduri, a incassare senza colpo ferire le accuse di Civitas dopo la gara andata deserta per l’affidamento ai privati dell’asilo nido di Lora.
E, anzi, contrattacca spiegando le ragioni di quel passo – a suo avviso inevitabili – a dispetto dell’esito infelice della gara.
Asilo nido di Lora ai privati. Il Comune: “Benefici per le famiglie e per il mercato”
“L’Assessorato alle Politiche educative ha sempre cercato di mantenere il servizio offerto dall’asilo nido di Lora, attraverso la gestione diretta o indiretta, per evitare di chiudere un altro nido com’era accaduto a Camerlata con l’amministrazione precedente – afferma Boduri non senza un pizzico di polemica in coda, con il riferimento a Camerlata – Valuterò con la Giunta e con gli uffici nei prossimi giorni la soluzione migliore da intraprendere nell’interesse esclusivo dei bambini e delle famiglie”.
“Quest’anno i nidi comunali saranno 9, com’erano 9 quando ho assunto questo incarico, e anche quest’anno accoglieremo circa 300 bambini con una importante riduzione delle liste di attesa, resa possibile anche dall’assunzione di ulteriori educatrici a tempo indeterminato, grazie all’importante collaborazione dell’assessorato al Personale, e quindi in totale gestione diretta – aggiunge l’assessore – In merito alla gara, insieme al resto della Giunta come ho sempre operato, cercheremo nuove soluzioni per scongiurare la chiusura del nido di Lora dall’anno scolastico 2022 – 2023. Amministrare significa esattamente trovare soluzioni concrete, non eliminare i servizi quando si presentano importanti difficoltà e non prendere decisioni per preconcetti ideologici”.
“Anche la gestione del nido indiretta, volutamente, è passata dal Consiglio comunale che a mio parere è e deve rimanere un organo fondamentale nell’amministrazione pubblica. Ricordo infine che la gestione indiretta degli asili è già stata sperimentata in diverse medie e grandi città, ad esempio Milano e Bologna, con risultati apprezzabili”, conclude Bonduri.
2 Commenti
E invece è stato uno scandalo la chiusura di Camerlata così come la privatizzazione di Lora. Quello fu un errore,grave,della giunta Lucini. I calcoli si fanno sui non frequentanti,non sul calo delle nascite
Ma cosa c’entra?!? Il numero degli asili nido dipende dal numero dei bambini che ne hanno bisogno e con il calo delle nascite non è uno scandalo averli dovuti chiudere. E poi, se fossero stati necessari dieci asili e non nove, c’è da chiedersi come in questi quattro anni la giunta attuale non abbia posto rimedio. L’oggetto della questione non è il numero degli asili nido ma la privatizzazione dell’asilo di Lora e, in particolare, il fallimento dell’operazione di appalto ai privati. La gara è andata deserta. Su questo non si può non essere d’accordo con il professor Magatti. È l’ennesima débacle di questa Amministrazione. E a dire il vero ormai non si comprende più se ci fanno o semplicemente ci sono.