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Notte e giorno, la guerra green dell’assessore Annoni è sempre in diretta: “Per denunciare l’inciviltà”

Che sia un assessore in movimento lo si può facilmente intuire.

Basta infatti averlo come amico su Facebook per osservarlo in perenne spostamento tra giardini vandalizzati, parchi preda del degrado e punti della città ricoperti di spazzatura. La sua lotta (meglio: guerra) agli incivili è partita ormai da un mese ed è quotidiana.

Paolo Annoni, assessore a Sport, Ambiente e Verde, subito dopo il suo insediamento a Palazzo Cernezzi, al posto del dimissionario Marco Galli, era stato chiaro nel dire di voler debellare tutti quei piccoli o grandi atti di inciviltà che deturpano ogni angolo di Como e che sono opera sempre più di frequente di persone senza alcun interesse verso la cosa pubblica.

E allora l’assessore Annoni, un passato da giornalista e quindi ben conscio, oltre che del fare, dell’importanza della comunicazione, è partito smartphone alla mano per risolvere i guasti quotidiani e documentarli per rendere conto in diretta ai comaschi di quanto si sta con impegno cercando di fare per contrastare l’inciviltà e per “educare” anche ad un maggior rispetto verso i beni della collettività

Allora assessore Annoni lo smartphone è ormai insostituibile anche nella politica?

Direi di sì con tutti i pregi e i difetti del caso però. Decisivo innanzitutto stabilire un contatto con le persone che ci segnalano dei problemi e sicuramente i social aiutano. Ad esempio io ricevo giornalmente almeno 30 mail di segnalazioni da parte dei cittadini ai quali cerco di rispondere entro un’ora proprio per far sentire che ci siamo. Poi, per i casi più gravi e che veramente meritano di essere fatti vedere ai comaschi, ho pensato che sia utile mostrare in diretta cosa facciamo. Ovviamente poi le segnalazioni diciamo “normali” vengono inoltrate agli uffici competenti. Decisivo in tal senso avere alle spalle un’organizzazione ben strutturata e operativa

Come procede la guerra all’inciviltà? L’abbiamo vista alle prese con panchine da ricollocare al loro posto, materassi abbandonati in strada da smaltire e cumuli di spazzatura abbandonati dove non si dovrebbe.

Capita di trovarsi veramente di fronte a situazioni incredibili. Pochi giorni fa abbiamo recuperato uno scaldabagno “vista lago”, abbondonato proprio a due passi da Villa Olmo. O di veder spuntare dalla sera alla mattina centinaia di bottiglie accatastate e lasciate in un angolo. Insomma ci sono casi veramente inqualificabili che vanno denunciati. Fondamentale poi stabilire un contatto, come stiamo facendo, con associazioni di volontari, a partire da Per Como Pulita, per collaborare per il bene comune. Certo fa riflettere osservare come per molte persone il bene comune abbia così poco valore.

 

Parallelamente si cercano i responsabili di simili atti?

Le Gev (Guardie Ecologiche Volontarie, Ndr) sono sul territorio, monitorano le situazioni a rischio ma è molto difficile cogliere sul fatto o rintracciare i responsabili. E diventa anche insostenibile, come chiedono alcuni, l’installazione di telecamere. Ce ne vorrebbero troppe per coprire la città.

E mentre impazza il totosindaco, l’ultima domanda non può che riguardare il suo futuro in politica. Si vota a primavera 2022.

Come dissi il giorno della nomina ed è ancora così, la mia convinzione è quella di rimanere insieme a Mario Landriscina se deciderà di proseguire. Non è però mia intenzione prendere una tessera di partito a 50 anni. Resto legato dunque alle liste civiche, come quella del sindaco e a ruoli da tecnico.

L’ARTICOLO CHE HAI APPENA LETTO E’ USCITO SU COMOZERO SETTIMANALE: ECCO DOVE PUOI TROVARLO

 

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