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Nuovo cda Ca’ d’Industria: 4 nominati su 7 candidati nel centrodestra. Fanetti: “Occupazione senza ritegno”

Scoppia la polemica sulle nuove nomine per la Fondazione Ca’ d’Industria. Ne abbiamo dato conto ieri, con le scelte compiute dal sindaco Mario Landriscina, dalla Provincia e dalla Regione e la successiva riconferma alla presidenza di Gianmarco Beccalli (candidato anche per la Lega alle prossime comunali). Il Consiglio è composto complessivamente da 7 membri, compreso il presidente, di cui 5 nominati dal Comune di Como, 1 nominato da Regione Lombardia e 1 nominato dalla Provincia di Como.

I Consiglieri nominati dal Comune vedono la riconferma di Benedetta Pedraglio a cui si affiancano con nuova nomina di Annarita Valentina D’Alessandro, Nicola Molteni (omonimo del deputato leghista, Ndr) e Enzo Pomentale al quale è affidata la carica di Consigliere anziano e che può quindi sostituire il Presidente in caso di assenza. La scelta della Regione è ricaduta sul Carlo Angelo Colombo mentre il Consigliere provinciale è il Alessandro Falanga.

E’ il capogruppo del Pd a Palazzo Cernezzi, Stefano Fanetti, ad andare all’attacco sulle scelte: “Landriscina per l’ennesima volta china il capo ai voleri dei partiti di centrodestra – dice Fanetti commentando alla luce della presenza nel cda di ben 4 candidati alle elezioni in corso (Gianmarco Beccalli e Valentina D’Alessandro per Lega, Alessandro Falanga per Forza Italia e Benedetta Pedraglio di Fratelli d’Italia).

“Ca’ d’Industria è un’istituzione che dà risposte ai bisogni dei nostri anziani e che oggi viene occupata, senza alcun ritegno, dai candidati delle forze politiche della maggioranza uscente – chiude Fanetti – In cinque anni di amministrazione, questa è l’unica volta che il centrodestra si dimostra unito”.

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