“Abbiamo appreso, come tutti, della bozza di accordo sui frontalieri ed è con grande dispiacere che scriviamo queste righe. Il contenuto è abbastanza chiaro, resta poco chiaro il metodo di lavoro che ha condotto a questa bozza”. Così in queste ore i deputati M5s Giovanni Currò (comasco) e Niccolò Invidia (varesino).
I due onorevoli si riferiscono alla bozza d’intesa, questa:
Nuovo fisco per i frontalieri, Sommaruga-Conte annunciano l’accordo: “Firma entro fine anno”
Currò e Invidia sono durissimi: “Va poi detto che non vi è nessuna garanzia che il Ticino non possa perseguire delle policy per disincentivare il lavoro dei ‘vecchi frontalieri’ incentivando quelli nuovi che sottostanno al nuovo accordo sfavorevole. Auspichiamo quindi da ora in poi maggiore condivisione (anche con il territorio) al fine di arrivare alla firma di un accordo davvero positivo per il territorio italiano e non solo per quello svizzero. Abbiamo delle istanze chiare e costruttive che abbiamo sempre e continueremo a condividere con la Svizzera e con la maggioranza. Una certa voracità politica, nonché scarsa trasparenza, sta rischiando di mettere a repentaglio il bene del territorio”.