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Nuovo palazzetto di Muggiò da 14,5 milioni: nei verbali la stroncatura dei leghisti Caldara e Bonduri

Lo scorso 29 luglio giunta di Palazzo Cernezzi ha approvato lo schema fondamentale del futuro palazzetto di Muggiò. In altri termini, l’esecutivo – o almeno parte di esso – ha dato l’ok al progetto di fattibilità tecnica ed economica redatto dall’associazione di professionisti incaricata (“TECO+ Studio Tecnico Associato” di Bologna come capogruppo assieme all’ingegnere Francesco Mariani e al geologo Luca Monti, anch’essi bolognesi, e all’architetto Sara Stefanati di Ferrara).

Il nuovo palazzetto, secondo le linee di base, avrà dunque una superficie utile lorda di 6.000 metri quadrati, per 2.150 posti e un costo complessivo di 14 milioni e mezzo.

Ma fin qui, più o meno, nessun clamoroso colpo di scena.

Quello che è più interessante, invece, riguarda la contrarietà espressa dai due assessori leghisti Adriano Caldara (vicesindaco) e Alessandra Bonduri a questo progetto più costoso del previsto da parte.

Dai verbali, testualmente, si leggono testualmente le posizioni assai critiche espresse nelle dichiarazioni di voto di quel giorno.

Gli Assessori Caldara e Bonduri, pur essendo favorevoli ad un intervento per dotare la città di un adeguato impianto sportivo, svolgono alcune considerazioni in merito. In particolare l’Assessore Caldara, anche richiamando il suo intervento nella Giunta del 17 giugno u.s. (atto di indirizzo n. 126), sottolinea che l’entità della somma di cui si sta discutendo è particolarmente ingente anche tenuto conto dei numerosi interventi già in bilancio per altre strutture sportive (campo di rugby, campi di Via Spartaco e Via Acquanera) e dell’intervento per la piscina di Muggiò.

Inoltre l’Assessore Caldara sottolinea come una soluzione progettuale del complessivo costo di € 6.900.000,00 fosse già prevista all’interno del Patto per la Lombardia e già presente negli strumenti di programmazione finanziaria del Comune. Tale soluzione, di importo pertanto più contenuto, appare più equilibrata e perseguibile dal punto di vista dell’allocazione delle complessive risorse per investimenti dell’Ente, posto che esistono tante altre criticità alle quali l’Amministrazione deve far fronte.

Poi è stata la volta della collega leghista Alessandra Bonduri, schierata sulla stessa linea del no:

L’Assessore Bonduri si trova concorde con quanto affermato dall’Assessore Caldara e, per quanto riguarda più direttamente le deleghe di sua competenza, nel ribadire l’importanza dell’attività sportiva quale valore educativo specialmente per le nuove generazioni, pensa che l’operazione debba essere valutata all’interno di un complessivo e più ampio ragionamento includendo tutti gli investimenti e specialmente le manutenzioni delle scuole di cui la città ha assolutamente bisogno.

Esito finale, al momento del voto, due clamorosi no (gli unici della giunta)

Gli Assessori Caldara e Bonduri, stanti le considerazioni e le motivazioni ora illustrate, dichiarano il loro voto contrario alla proposta di progetto in discussione.

Insomma, la via del nuovo palazzetto di Muggiò parte con uno strappo nettissimo all’interno della giunta Landriscina.

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