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“Impedire il presidio di Forza Nuova ai giardini”. Ferrara: “Stanno con gli spacciatori”

L’Osservatorio democratico sulle nuove destre chiede che venga impedita la manifestazione di “Como ai comaschi” – definita “Forza Nuova sotto mentite spoglie” – prevista per venerdì sera ai giardini a lago. Ma il leader dell’organizzazione, Salvatore Ferrara, non rinuncia e rilancia: “Evidentemente sono a favore delle risse, degli accoltellamenti e dello spaccio. Questa è la vera provocazione”.

Gioco delle parti classico, insomma, in vista del “presidio itinerante” annunciato dai manifestanti che – a partire dalle 20.30, in Largo Borgonovo – percorreranno via Corridoni, via Rosselli, via Vittorio Veneto fino alla Locomotiva.

“La sedicente associazione “Como ai comaschi” (che altro non è se non Forza Nuova sotto mentite spoglie) – si legge nella nota dell’Osservatorio democratico sulle nuove destre – ha indetto un presidio itinerante. Denunciamo la natura provocatoria dell’iniziativa indetta dall’associazione di estrema destra ed esprimiamo grande preoccupazione auspicando un’azione di buon senso da parte delle autorità cittadine che devono gestire l’ordine pubblico”.

Netta la richiesta finale: “La manifestazione provocatoria indetta dall’associazione “Como ai comaschi” (foto sopra, tratta dalla pagina Facebook) alias Forza Nuova venga vietata e si inizi a pensare ad una soluzione dignitosa per le persone che, con un campo governativo occupato al 50% della sua capienza, sono obbligate a passare la notte all’aperto”.

A tono la replica di Salvatore Ferrara (foto sotto dalla pagina Facebook di Forza Nuova Lario) coordinatore di “Como ai Comaschi” e storico esponente di Forza Nuova.

“A me provocatorio sempre stare dalla parte delle risse, degli accoltellamenti e dello spaccio. Noi abbiamo monitorato la situazione dei giardini a lago e abbiamo ricevuto richiesta di intervento da cittadini e famiglie. Tra l’altro, con noi ci saranno anche due donne residenti in piazza San Rocco, anche loro esasperate dalla presenza eccessiva di immigrati nel quartiere”.

Sull’accusa di razzismo, Ferrara ribatte: “Como ai comaschi è un comitato allargato ai cittadini, che difende il territorio. Non odiamo nessuno e ci mobiliteremmo anche se a compiere reati fossero italiani. Ma qui non c’è più posto per tutti e soprattutto per gli immigrati, è una questione di bene sociale. Invitiamo i cittadini a unirsi a noi, a prendere il megafono e a collaborare per riprenderci i giardini a lago e la città intera, in maniera pacifica”.

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