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Palazzetto (“Si dica che non si farà”), Ticosa, paratie, Forza Italia, Lega: furia Gorla (FdI) su giunta e alleati

E’ verissimo che – subito dopo – il capogruppo di Fratelli d’Italia, Matteo Ferretti, ha tenuto a specificare che l’appoggio sostanziale all’ultima variazione del bilancio comunale non sarebbe mancato perché “nel documento ci sono comunque milioni di euro per le strade, le scuole, per le mancate manutenzioni accumulate negli anni, per i cimiteri, per il senso di responsabilità verso la città”.

E infatti, alla fine, la variazione è passata con  voti 18 a favore, 13 contrari e un astenuto. Il punto, però, è che quell’astenuto è stato un collega di partito di Ferretti, ovvero Mario Gorla, esponente di maggioranza. E nel discorso di motivazione, sono volate accuse pesantissime alla giunta e agli stessi partiti della coalizione al governo di Como.

Punto di partenza, l’affondo sul pasticcio bonifica-Ticosa.

“A oggi – ha affermato Gorla – il consiglio comunale non è stato ancora aggiornato sull’accertamento delle responsabilità dell’evidente errore commesso da qualcuno, nonostante i proclami. Allora chiedo: è finito tutto a tarallucci e vino?”.

Poi, sul palazzetto di Muggiò al centro della polemica per la scelta della giunta di finanziarne (in teoria) la costruzione da 14.5 milioni di euro con i proventi delle alienazioni.

Vendere l’ex orfanotrofio per il nuovo palazzetto di Muggiò? A oggi mancano persino documenti e certificati

“Sarebbe stato più corretto dire “non lo facciamo” – è sbottato il consigliere di Fratelli d’italia, ma questo non si poteva dire perché in realtà il palazzetto lo voleva fare solo una parte della maggioranza: Fratelli d’Italia. E allora, ecco la grande trovata: lo finanziamo con le alienazioni. Signori miei, complimenti. Ma d’altronde siamo tutti a conoscenza della contrapposizone interna a Forza italia su questa scelta; siamo tutti a conoscenza della posizione negativa della Lega su questo tipo di palazzetto; siamo tutti a conoscenza della mancata richiesta del contributo statale di 10 milioni per un manifesto ritardo. E così si è mortificato il mondo dello sport e si sono costrette le nostre società sportive ad anadare a mendicare strutture in giro per la regione”.

“Forse abbiamo vergogna a essere il capoluogo di provincia?”, un’altra domanda pesantissima lasciata cadere davanti ai banchi di sindaco, giunta e consiglieri.

“Confido molto in un emendamento della giunta che ridia dignità a questo intervento (emendamento che non è arrivato, ndr) o piuttosto lo si tolga – ha proseguito come un fiume in piena Gorla – E sul palazzetto, stendo un velo pietoso sulla precisazione di Gervasoni rispetto alla scadenza per i lavori nel 2024, andiamo via dove l’acqua è bassa. Se poi vedo che c’è un milione recuperato con l’avanzo di bilancio per un progetto di telecamere sulle vie della città, l’irritazione si inasprisce. Ma non per l’intervento in sé, quanto per il fatto che trasmettiamo alla città – e io questo non lo voglio – un messaggio che ci squalifica. Cioè, subito gli interventi dilazionabili, mentre per i nostri sportivi c’è tempo”.

Conclusione sul futuro lungolago: “Io ho proposto assieme ad altri consiglieri la convocazione di una commissione per trattare questo argomento, spero che si faccia. Anche perché il Comune deve mantenere l’arredo arboreo che sia questo o un altro, ma deve rimanere”.

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Un commento

  1. Gorla si candidi Sindaco. Se queste considerazioni con questi toni le avesse sempre dimostrerebbe di avere più..attributi di tutti. Aiuti la città di Como ad avere giustizia per quei dirigenti che hanno sbagliato: per come e per cosa pagano? Davanti a chi? O come il girello degli stessi dirigenti: ne cito uno, vince il concorso per Polizia Locale e ora? Capo di Gabinetto e direzione del personale..boh
    Serve una persona che strigli sia gli alleati ma anche i dipendenti (soprattutto chi tra fisso e bonus guadagna 120.000 euro)..

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