Scoppia la polemica politica sulla chiusura del parchetto per bambini di via Vittorio Emanuele, in città murata. La sorpresa due giorni fa: a seguito di un esposto presentato ai Carabinieri da un cittadino che segnalava la pericolosità del luogo e dei giochi – in attesa del cantiere di riqualificazione che partirà però solo a ottobre – è scaturito lo stop con tanto di trasennatura e chiusura dei cancelli.
Ora a scatenare il dibattito – oltre, ovviamente, alla chiusura in sé dei giardini – sono le parole con cui. in un video, l’assessore al Verde, Paolo Annoni, ha commentato l’accaduto senza nascondere il rammarico per le conseguenze nate dall’esposto ed esprimendo persino dubbi sulla trasparenza del gesto in tempi di campagna elettorale.
“I bambini non saranno felici perché abbiamo dovuto chiudere i giardinetti di via Vittorio Emanalue – ha testualmente detto Annoni – Li abbiamo dovuti chiudere perché un signore è passato e invece di andare in Comune a segnalare che erano pericolosi ha fatto un esposto ai Carabinieri. E’ vero, i giochi sono a fine vita, qualcuno è scheggiato e siamo intervenuti più volte. C’è un grande progetto di riqualificazione che partirà a ottobre ma il tentativo era tenerli aperti per tutta l’estate. Mi scuso con i bambini, le mamme e i papà ma era difficile confutare l’esposto che dice che qualcuno potrebbe farsi male”.
Poi un secondo affondo ancora più esplicito: “Non so se voleva bene a Como chi, al posto di suonare il campanello del Comune, ha fatto un esposto. Ho visto chi è questa persona, ho qualche dubbio che sia stata spinta da qualcuno perché in altre occasioni era intervenuta sulla cosa pubblica, sapeva che c’era un ufficio giardini ma ha preferito fare un esposto”.
Vanno però all’attacco di questa posizione sia il candidato sindaco Alessandro Rapinese, sia il capogruppo del Pd Stefano Fanetti.
“Lo dico con serenità – afferma Rapinese, pubblicando su facebook proprio la foto dei giardinetti transennati – se lasci chiusa una piscina 3 anni, se nella tua città fare sport è difficile e complicato, se le tue case di edilizia residenziale sono delle topaie e le tue scuole sono malmesse, se i tuoi musei sono chiusi, se i tuoi cimiteri sono più tristi della morte stessa, se i tuoi dipendenti non sono messi in condizione di lavorare proficuamente, se il tuo verde non è in ordine e le tue strade sono sporche e piene di buche, se il tuo popolo non si sente sicuro e non manutieni nemmeno i parchetti per bambini lasciandoli andare a pezzi, sei una classe politica che deve sparire dalla faccia della terra. E sparirai”.
Ancora più diretto su Annoni è Fanetti: “Strana prospettiva – afferma il capogruppo Pd – la chiusura del parchetto che cade a pezzi sarebbe colpa del cittadino preoccupato che ha fatto l’esposto e non dell’amministrazione che non ha provveduto alla manutenzione. Vabbè…”.
5 Commenti
Una giunta di inetti e protestano perché un cittadino fa quello che avrebbero dovuto fare loro!!!
A CASA!
La sicurezza dei bambini è un tema che va oltre la strumentalizzazione elettorale. Anzi, a dire il vero, chissenefrega della strumentalizzazione elettorale. Nella Como amministrata dall’attuale maggioranza di centro destra, un Cittadino esemplare ha segnalato la pericolosità dei giochi nei giardini di via Vittorio Emanuele. Lo ha fatto attraverso un esposto alla Magistratura. In un’altra città, l’intervento sarebbe stato deliberato dalla Giunta su segnalazione degli Uffici preposti a seguito di ispezioni pianificate. La differenza è che quello che avrebbero dovuto fare gli Uffici preposti a cento metri dalla loro Sede, l’ha fatto il Cittadino esemplare e quello che doveva fare la Giunta comunale a centro metri dalla sua Sede, l’ha fatto la Magistratura. E chissenefrega della strumentalizzazione elettorale!!!
PS. Rapinese perfetto fino all’ultima riga…….poi ha rovinato tutto! Gli manca sempre quel qualcosa che trasforma un Apprendista in Stregone.
un ufficio giardini da radere al suolo, non ci sono scuse! se non si è in grado di fare il proprio lavoro che cambino strada, ora BASTA!!!!!!!!
Assolutamente d’accordo. Cui protesta.
Allora: ai primi di maggio i carabinieri segnalano una situazione di pericolo al parco giochi di via Vittorio Emanuele, a 100 metri dal Comune. Appunto perché vicinissimo al Comune, e il Comune stesso sapendo che ci sono problemi al punto di progettarne una riqualificazione, l’ufficio preposto ( noto per le sue lungaggini e non risposte ai cittadini) avrebbe impiegato 5 minuti a scoprire quello che ha scoperto dopo l’avviso dei CC: che ci sono pericoli a fare giocare lì i bambini. Di più, l’ufficio preposto avrebbe dovuto già saperlo, senza attendere i carabinieri, avendo predisposto gli atti relativi alla riqualificazione. Il cittadino che ha fatto l’esposto quindi ha fatto bene. E non si capisce l’atteggiamento dell’assessore, che al posto di ringraziarlo, quasi quasi lo addita al pubblico ludibrio, tentando di fare insorgere le mamme.