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Como, Nessi ad Anzaldo: “Dal sindaco scherno e riferimenti alla mia salute inaccettabili, lei non ci tutela”

Durissimo affondo – rimasto senza replica – da parte del consigliere comunale di opposizione Vittorio Nessi (Svolta Civica) durante la seduta di questa sera. Al centro della dichiarazione preliminare, ancora una volta, i toni utilizzati dal sindaco Alessandro Rapinese nei suoi confronti e in generale delle minoranza e i mancati interventi del presidente dell’assemblea cittadina, Fulvio Anzaldo, a tutela dei singoli e dei gruppi.

Alla dichiarazione preliminare, come si accennava, non hanno inteso rispondere né il primo cittadino né il presidente del consiglio comunale. Di seguito, l’intervento di Vittorio Nessi.

La situazione in consiglio comunale è diventata insostenibile per i toni che il sindaco utilizza quando viene criticato, quasi che la diversa opinione integri un delitto di lesa maestà da contrastare con tutta la durezza verbale possibile, con parole inaccettabili e prive di civile rispetto, con riferimenti alla vita privata e alle qualità delle persone. Questo avviene da troppo tempo.

Nell’ultimo consiglio per ben quattro volte il sindaco si è rivolto con scherno nei mie confronti facendo un inammissibile riferimento al mio stato di salute e reiterando in tal modo, comportamenti sgradevoli e di cattivo gusto con i quali in passato aveva preso di mira la mia anzianità, la mia dichiarazione dei redditi, la mia “ciucca triste”.

Il presidente del consiglio non è intervenuto, non svolge il ruolo di garanzia che il regolamento gli attribuisce, non fa rispettare le regole del dibattito, non lo richiama all’ordine consentendogli di agire senza limiti e di usare toni offensivi e di derisione e ne subisce il condizionamento.

Mi amareggia la presenza di una maggioranza silenziosa incapace di vedere che l’offesa a un consigliere di minoranza rappresenta un’offesa all’intero consiglio e quindi anche a se stessa e non osi opporsi a questa deriva istituzionale. Si conferma che è la funzione stessa della minoranza a essere messa in discussione, considerata come un impiccio da questa amministrazione con la conseguente grave ferita che viene ad aprirsi nei lavori del consiglio comunale.

In questo contesto nel quale sembra che al sindaco siano concessi comportamenti quanto meno inopportuni se manifestati nella vita civile, la situazione mi è diventata intollerabile. Non posso sopportare poi che la dignità dei consiglieri venga offesa senza che nessuno senta il dovere di intervenire.

Questa dichiarazione rappresenta una formale richiesta al presidente del consiglio perché faccia rispettare le regole di comportamento di questa assemblea tutelando il sereno dispiegarsi dei lavori. In attesa che la disciplina delle sedute venga riportata su binari di correttezza istituzionale comunico che non verrò meno al mio dovere di contribuire con idee e proposte ai lavori di questo consiglio. Al termine mi allontanerò invece dall’aula per evitare di subire attacchi alla persona o provocatori come sin qui avvenuto. Non vedo in questo momento altro modo modo per tutelare la mia onorabilità e quella dei consiglieri di minoranza.

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16 Commenti

  1. Ma che aspettative puoi avere da un Anzaldo?

    Chiaramente il suo ruolo è “permettere tutto al Sindaco e rimanere muto”.

  2. Sig. Sindaco, almeno sul Consigliere Vittorio Nessi, ha “toppato”…chieda scusa!!!
    Visto che c’è, Sig. Sindaco chieda scusa anche al Consigliere Lorenzo Cantaluppi!!! Lei sa perchè…

    1. Ma no, magari almeno Cantaluppi inizia a capire di avere sbagliato ad appoggiarlo ed inizia a fare opposizione seriamente.

  3. I tiranni si circondano di uomini cattivi perché a loro piace essere adulati e nessun uomo di spirito elevato li adulerà.

    Aristotele

  4. Una persona intelligente si vergognerebbe. Ma sia il sindaco che il presidente ritengono che le modalità dei consigli debbano essere a livello bar, facciamola nei bar di Como a rotazione.

  5. Il narcisista divide le persone in due categorie: gli adulatori e i nemici. Non ci sono vie di mezzo. Gli adulatori sono chiamati a venerarlo ed a eseguire i suoi ordini, mentre i nemici vanno aggrediti verbalmente, umiliati e distrutti. Il suo super ego non permette nient’altro.

  6. Caro Nessi le ha tutta la mia solidarietà e stima.
    Purtroppo l’attuale amministrazione rappresenta il livello a cui parte della cittadinanza di Como ha voluto portarci, evidentemente si riconosce nella totale mancanza di educazione e valori

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