Dopo la tragedia di Genova – e alla luce anche del lungo intervento tuttora in corso sul viadotto dei Lavatoi nel capoluogo – i timori per la stabilità di ponti e viadotti in provincia di Como arrivano ufficialmente sul banco della presidente di Villa Saporiti, Maria Rita Livio.
A chiedere un quadro esatto della situazione territoriale è il consigliere di “Uniti per la Provincia-Como Civica”, Dario Lucca, che ha presentato un’interrogazione.
L’iniziativa nasce dalla considerazione che “la sequenza di crolli di infrastrutture stradali italiane sta assumendo da alcuni anni un carattere di preoccupante regolarità”, fattore a cui Lucca aggiunge “la relazione dell’Istituto di Tecnologia delle Costruzioni del Cnr che sul punto evidenzia “che l’elemento in comune di questa serie di crolli è rappresentato dall’età (media) delle opere e delle infrastrutture viarie italiane ha superato i 50 anni di età che corrispondono alla vita utile associabile alle opere in calcestruzzo armato realizzato con le tecnologie disponibili nel secondo dopoguerra (anni Cinquanta e Sessanta)”.
Da qui, dunque, le domande specifiche rivolte da Lucca alla presidente Livio:
- Quante sono le strade provinciali e per ciascuna la propria lunghezza.
- Numero di infrastrutture (ponti, viadotti, gallerie ecc) di competenza della Provincia.
- Lo stato di conservazione delle strutture e quante sono le progettazioni in corso, quelle in fase di appalto e i progetti in esecuzioni per l’ammodernamento delle infrastrutture vetuste.
- A quando risalgono gli ultimi controlli tecnici e/o monitoraggio delle infrastrutture di cui sopra e se dai dati raccolti è stata elaborata una “mappatura” dettagliata.
- A quanto ammonta il capitolo del bilancio d’esercizio 2018 e del pluriennale 2018-2019 e 2020 destinato alle progettazioni comprese le manutenzione straordinarie e le implementazioni delle infrastrutture a totale carico della Provincia.
- Se è a conoscenza diretta, o indiretta, di segnalazioni di strutture (viadotti e ponti) in attesa di progettazione per interventi di manutenzione straordinaria
“A seconda delle risposte ottenute – aggiunge il consigliere – la proposta di istituzione di una Commissione tecnica consiliare previste dallo Statuto della Provincia di Como per lo studio più approfondito dell’intera materia aperta a tecnici professionisti esperti”.