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“Presenza a Como al 77%, stipendio al 96,25%”. Polemica sul segretario generale condiviso con Chiari

Presenza a Palazzo Cernezzi al 77%, stipendio pagato dal Comune di Como al 96,25%. Questi i dati emersi ieri sera per quanto riguarda la condivisione tramite convenzione del segretario generale, Maria Lamari, tra l’amministrazione Rapinese e quella di Chiari, comune bresciano di 18mila abitanti (qui i dettagli). Un equilibrio tra presenza e compenso che ieri sera ha suscitato più di una critica durante il consiglio comunale, al termine del quale comunque la maggioranza ha approvato la convenzione con 19 voti favorevoli contro gli 11 contrari dell’opposizione. Di fatto, dunque, fino al termine del mandato a Chiari (nel 2024), Lamari sarà presente a Palazzo Cernezzi per il 77% del tempo potenziale, mentre il resto lo trascorrerà in provincia di Brescia.

Sono stati in particolare i consiglieri Stefano Legnani e Gabriele Guarsico del Pd, oltre a Vittorio Nessi di Svolta Civica e Giordano Molteni di Fratelli d’Italia, a criticare la scelta dell’amministrazione Rapinese. In particolare, Legnani ha sottolineato come il meccanismo stesso della convenzione tra due comuni determini in automatico un aumento dello stipendio del segretario generale del 25%. “Dunque – ha commentato Legnani – noi avremo a disposizione in Comune il segretario generale per il 77% del tempo ma, considerando l’aumento dello stipendio del 25%, con un compenso che arriverà al 96,25%”.

Dagli altri esponenti dell’opposizione molte le perplessità sul fatto che un Comune capoluogo di provincia come Como, con tutti i problemi aperti sul tavolo e le questioni giuridico-amministrative che incombono sulla figura del segretario generale, possa condividere questa figura dirigenziale con un piccolo comune a 100 km di distanza e con soli 18mila abitanti.

A loro ha replicato l’assessore al Personale, Nicoletta Anselmi, che alla richiesta di conoscere lo stipendio effettivo del segretario generale ha detto di “conoscerlo alla lira” ma che “sarà presto pubblicato”. Sempre sul fronte del compenso, l’assessore ha precisato che “è vero che la convenzione comporta un aumento del 25% ma alla fine per il Comune un piccolo risparmio sul totale ci sarà (il 3,75% ndr); non ci sarà un aggravio dei costi (rispetto al potenziale compenso al 100%, ndr)”. Sul tempo al 77% a Palazzo Cernezzi del segretario generale, Anselmi ha anche precisato che “c’è anche un motivo etico alla base di questa scelta poiché avevamo promesso a Lamari che avrebbe terminato il mandato al Comune di Chiari (fino al 2024, ndr) ma comunque ricordo che il segretario generale non ha l’obbligo di timbrare come gli altri dipendenti, l’importante è la qualità del lavoro. Non bisogna inoltre dimenticare che oggi sono molto aumentate le possibilità di lavoro anche in remoto”.

Intervenuto anche il sindaco Alessandro Rapinese che ha rivendicato la scelta di Lamari, così come favorevole alla convenzione anche il capogruppo della lista Rapinese Sindaco, Gianfranco Rossetti.

Alla fine il voto: la lista del sindaco ha approvato la delibera con 19 voti favorevoli, contro gli 11 voti contrari dell’opposizione.

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4 Commenti

  1. Va beh ragazzi ma pretendere che questi pra capiscano anche le percentuali mi sembrava troppo.
    Basta sopravvalutazioni, so’ scarsi!

  2. Anche io non timbro il cartellino ma faccio un lavoro di qualità per la mia azienda; proprio per questo la mia azienda non mi dividerebbe mai con nessun altra, altrimenti rischierei di non essere pienamente focalizzato sui suoi bisogni.
    O stiamo parlando dell’unico segretario di valore in circolazione in tutta Italia, oppure è proprio difficile da capire quale sia il beneficio di questa scelta.
    Inoltre le trasferte tra i due comuni di certo non se le pagherà il Segretario, e quindi il piccolo risparmio se ne andrà in fumo.

  3. È interessante! Il Segretario Generale sarà impiegato al 77% ma il Comune di Como lo pagherà al 96,25% rispetto a quanto lo pagava prima. In altri termini, lo avremo per il 23% del tempo in meno ma lo pagheremo solo il 3,75% in meno. Non sembra proprio un affare. E poi, c’è da chiedersi ma l’aumento del compenso del 25% è dovuto al fatto che la Segreteria è convenzionata tra due Comuni? Chi ha voluto la Convenzione, ha pensato a questo piccolo particolare? Mah…. Poco importa. A proposito, ma chi pagherà al nostro Segretario Generale i costi di trasferta da Chiari a Como e viceversa? Saranno in carico al 77% al Comune di Como? Ma allora ditelo subito, il Segretario al 77% ci costerà più di prima che era al 100%. Dai Rapi facci sognare! 😊

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