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Rapinese fa il comizio e salta il confronto con Minghetti sul terzo settore. Lei: “Dispiaciuta, invito le associazioni nella mia sede elettorale”

Il quotidiano La Provincia e in particolare l’inserto Diogene dedicato al volontariato, coordinato dal giornalista Paolo Moretti, da tempo aveva annunciato un incontro pubblico tra gli sfidanti al ballottaggio (Barbara Minghetti e, ufficiale da oggi, Alessandro Rapinese) e gli esponenti del terzo settore comasco. Appuntamento domani alle 20.45.

Nel pomeriggio Rapinese ha però ha fatto sapere di aver organizzato, sempre per domani alle 19.30, un comizio pubblico al Monumento ai Caduti per illustrare le proposte in vista del nuovo voti il 26 giugno. Evidentemente difficile conciliare le due cose.

Così poco fa è intervenuta la sfidante con una nota:

Sono molto dispiaciuta che l’incontro di domani sugli importantissimi temi del sociale nella serata organizzata da Diogene non possa esserci, a causa dell’indisponibilità del candidato Rapinese.
Il mondo del Terzo settore comasco è troppo importante per essere trascurato.

Migliaia di persone che, con ruoli diversi e in settori diversi, danno ogni giorno il loro contributo per rendere migliore la vita degli altri meritano ascolto e risposte. Per questo, sarò felice di mettermi a disposizione di chi, con settimane di impegno, ha organizzato questo momento di crescita. Per dare seguito al lavoro fatto, ho invitato i rappresentanti del Terzo settore domani sera alle 21 alle nella sede del comitato elettorale di via Manzoni 2.

Il mondo del volontariato, dell’altruismo, della solidarietà è la linfa di questa città. Per me lo è ora e lo sarà ancor di più dopo il voto che sceglierà il tipo di città che vogliamo il 26 giugno. Come scritto nel nostro programma, entro il primo mese dall’insediamento istituirò il Tavolo Permanente del Terzo settore, il patto tra l’amministrazione e le le realtà comasche; entro sei mesi entrerà poi in vigore il Regolamento per l’Amministrazione Condivisa dei Beni Comuni, per rendere disponibile da subito l’enorme patrimonio di generosità di molti singoli cittadini e realtà organizzate che intendono prendersi cura della nostra città.

Dalle pagine de laprovinciadicomo.it è poi lo stesso Moretti a spiegare: “Questa mattina, a poco più di 24 ore dall’appuntamento, Alessandro Rapinese, che un mese fa aveva assicurato la propria presenza al dibattito di Diogene in caso di passaggio al ballottaggio (così come la conferma l’avevano data sia Barbara Minghetti, che anche stamane ha confermato la propria presenza, sia Giordano Molteni in caso di successo poi non arrivato) ha comunicato via whatsapp di aver preferito partecipare a un altro evento e, nello specifico, a un comizio elettorale organizzato da lui stesso”.

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7 Commenti

  1. Si parla di impegno preso, ci si dimentica però che i risultati dovevano arrivare lunedì sera e non mercoledì pomeriggio! Se le tempistiche fossero state rispettate il dibattito poteva avere luogo senza problemi, penso che questo sia abbastanza ovvio.
    Parliamoci chiaro, se dopo anni raggiungo un risultato storico (lista civica al ballottaggio) il giorno dopo l’ufficialità ringrazio il mio elettorato, ringrazio coloro che mi hanno portato ad esser presente al ballottaggio, l’ennesimo confronto (molto simile peraltro a quello già fatto 1 mese fa nel medesimo luogo) può aspettare.
    Bisogna saper contestualizzare i momenti, e, come spesso accade, la stampa locale non sa farlo, guardando solo il proprio orticello, che, in questo caso, è palesemente confinante con quello dell’altra candidata al ballottaggio.

  2. C’è una sostanziale differenza tra non accettare di partecipare a un evento di confronto quando questo viene proposto (1 mese fa per la cronaca Rapinese aveva assicurato la sua presenza a questo evento qualora fosse andato al ballottaggio) e dare forfait 24 ore prima perché si è scelto di presenziare a un altro evento organizzato dalla propria lista. Di per sé rifiutare il confronto politico in un paese democratico è cosa molto discutibile, ma farlo così è più che altro poco serio. Non è come dare buca a una partita di calcetto all’ultimo, qua parliamo di un evento pubblico che ha una sua rilevanza in questa fase elettorale. E Rapinese in questa circostanza ha fatto un autogol, dimostrando poca attenzione e rispetto nei confronti di una parte della cittadinanza che (forse) vorrebbe rappresentare.

  3. Chi si sottrae al confronto e al dibattito non ha mai ragione: significa che non gli importa del tema in questione. E questo è grave.

  4. Rapinese ha fatto bene, dato che il confronto sul volontariato era soltanto una trappola per metterlo in difficoltà politica. Del resto la coalizione della Donna-in-carriera dispone di un vero arsenale di progetti in materia, anche se trattasi per lo più di munizioni fasulle da sparare a salve per accontentare i piccioni delle sedicenti sinistre alleate.
    Il pragmatismo di Rapinese sarebbe stato messo in difficoltà su una materia che certamente non è il suo piatto forte, dunque ha fatto benissimo a sottrarsi e a lasciare che la pura propaganda della Donna-in-carriera migri verso altri lidi.

    1. Beh se è uno che si sottrae quando è in difficoltà credo proprio che sarebbe meglio per la città se andasse avanti a vendere immobili invece di provare a fare il sindaco perché in quel caso sarebbe troppo spesso in difficoltà!

      1. Beh invece un medico ha fatto il Sindaco egregiamente????
        Preparazione e costanza di Alessandro Rapinese saranno premiate a breve, perché i comaschi dimostreranno di non essere ottusi e di tenere alla propria città

        1. Proprio perché tengo alla mia città non vorrei uno come Rapinese “so tutto io, sono l’unico in grado di fare le cose, sono il migliore, deciderò da solo”.

          Faccia pure, ma decida a casa sua, grazie!

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