Durante la discussione sul Piano delle opere (poi approvato con 18 voti favorevoli e 7 astensioni), ieri sera in consiglio comunale è tornato anche il tema della piscina di Muggiò chiusa dall’estate 2019. A specifica richiesta da parte dell’opposizione circa gli aggiornamenti sulla perizia tecnica annunciata dal sindaco qualche settimana fa, sempre il primo cittadino ha risposto pur senza annunciare ancora una data precisa rispetto all’illustrazione pubblica e all’approdo del documento in aula.
“Il soggetto che sta seguendo la progettazione e la delibera – ha detto Alessandro Rapinese – oltre a questo piano che avrebbe ucciso un elefante segue per quanta roba c’è, sta seguendo anche la bonifica della Ticosa e tutte le altre opere del Pnrr che hanno scadenze che sono così stressanti che se dovessero arrivarne altre non so saremmo in grado di parteciparvi. Il dado è tratto, ma il problema è che dovremmo mettere da parte il Pnrr che ha tempistiche fulminee”.
Il sindaco ha poi spiegato che uno dei progetti che sta richiedendo più impegno riguarda la richiesta di fondi Pnrr per Villa Olmo. “E’ stata fatta una richiesta su Villa Olmo – ha detto – Io sulla piscina avrò schiacciato l’acceleratore a 9, ma su Villa Olmo 10, perché ci sono 9 cucuzze di Pnrr sulla villa in relazione a una progettazione che se tutto va bene arriverà a gennaio. Voi sapete che siamo soggetti alla Corte dei Conti e l’idea di una mancata spesa è un incubo per gli uffici ed è un motivo per cui è stata fatta ingegneria amministrativa”.
“Io non vedo l’ora che arrivi la relazione in consiglio comunale con il progetto della piscina di Muggiò – ha poi ribadito Rapinese – perché la mia pretesa è, con una delibera, di definire l’interesse pubblico che viene meno (rispetto al progetto pubblico-privato presentato dall’azienda Nessi&Majocchi, ndr) e depositare il progetto preliminare (per la ristrutturazione in proprio dell’impianto, ndr). Però pensate alla bonifica Ticosa e quante riunioni e valutazioni stiamo facendo collaborando con Arpa, Provincia, Ats, E questa cosa porta via tempo, assieme ad altre cose tipo l’antincendio di via Giulini e di via Cuzzi, la revisione di contratti, tutte cose che passano sempre da lì (gli stessi uffici, ndr). La struttura (il Comune, ndr) è andata in sofferenza totale”.
Nota polemica di Barbara Mighetti sui tempi lunghi per la piscina di Muggiò: “Avevamo un progetto approvato con fondi stanziati in bilancio e tuttora presenti in bilancio. E sono passati 6 mesi”.
Per quanto riguarda le altre opere legate al Pnrr approvate ieri sera in consiglio comunale e illustrate dall’assessore Maurizio Ciabattoni, figurano: l’ampliamento e la ristrutturazione del Campo Coni di via Canturina per 2,2 milioni (1,7 dal Pnrr, 475mila con mezzi di bilancio), la riqualificazione del compendio sportivo di via Longoni per 996mila euro di cui 766mila di Pnrr e 230mila fondi comunali, il nuovo polo dell’infanzia di via Longhena e l’ampliamento dell’esistente rispettivamente per 3 milioni e 300mila euro (1,2 di Pnrr, il resto con fondi comunali) e per 2,1 milioni (1,8 di Pnrr e 258mila con risorse interne) e infine la manutenzione straordinaria della piscina di viale Geno usata dalla Como Nuoto per 550mila euro (di cui 250mila da fondi regionali e 300mila dal Comune di Como).
12 Commenti
Minghetti, se fosse stata eletta lei, su quella poltrona non si era ancora seduta, era impegnata ancora a fare tavoli. Tutta la vita il Rapi….
Una domanda… i fondi Pnrr destinati alle opere di Como che arrivano dal programma NgEu sono prestiti o sovvenzioni ?
I prestiti sono da restituire … mentre le sovvenzioni sono a fondo perduto…
Conosco Sindaci e Giunte che potendo non hanno chiesto niente ed altri che hanno fatto richieste sia per opere utili che meno utili ?
Ma il Comune di Como non aveva un bilancio in attivo di parecchi milioni di euro?
Tranquilli, la prima pagina della relazione sulla piscina di Muggió arriverá il 58 gennaio, in tutto le pagine sono 160, i mesi hanno 84 giorni, fate di conto.
Rapinese può fornire tutte le scuse che ritiene opportuno, rimane il fatto che non sta mantenendo le promesse fatte in campagne elettorale.
Si trova a riparare danni e ritardi di altri.
La solita scusa, che va bene sempre, di chi ha chiacchierato tanto e poi, una volta ottenuto il potere, non è capace di agire.
Informati meglio prima di parlare.
Ma lui che si vantava di conoscere tutti i dossier meglio di chiunque altro, non aveva già considerato questi famosi ritardi e danni altrui quando in campagna elettorale diceva testualmente “3-6 mesi” per la piscina di Muggiò?
Pare evidente che la bacchetta magica che Rapinese voleva far credere di avere ovviamente non esiste. La realtà è questa: Rapinese ha vinto le elezioni facendo credere alla gente che tutti gli altri (i famigerati partiti) fossero inetti. Al netto degli evidenti limiti che la giunta precedente aveva, è chiaro che un conto è chiacchierare, altro è fare. Del resto, basta vedere cosa sta combinando con gli eventi di Natale. Ha cacciato chi ha sempre organizzato la manifestazione (e ci può stare), cercando, però, di imitarne il progetto, con il risultato di aver messo in piedi una cosa oggettivamente meno funzionante e meno attraente. Il primo impegno gravante interamente sulle sue scelte e sulla sua organizzazione, tra disguidi, bocciature da parte della Prefettura, eventi sospesi per timore di congestione della città, è un flop totale.
Tutte opere della Giunta Landriscina, tutti finanziamenti richiesti da loro. Uffici in sofferenza?! Beh certo se anziché spacchettarli e spostare il personale ad minchiam forse oggi avrebbe avuti altri apporti.
“9 cucuzze”
La summa della serietà di quest’uomo
Magari qualcuno non capisce…così è chiaro, vista l’ignoranza di certe persone.