RADIO COMOZERO

Ascolta la radio
con un click!

Politica

Rapinese: “Mi scuso con le tabaccaie valtellinesi. Ho detto una minchiata”. Ai cittadini dei ciliegi: “Pazzi”

Da Nanchino, in Cina, dove si trova per un viaggio istituzionale, il sindaco di Como Alessandro Rapinese ha dedicato 9 minuti di video alle tante polemiche che animano il dibattito in città.

In prima battuta, sono arrivate le scuse (non a Patrizia Lissi: “Non mi scuso con il Pd, quello no”) per la definizione di “tabaccaia valtellinese” usata in consiglio comunale contro la consigliera di opposizione.

“Stavo battibeccando con la Lissi, odio il Pd e francamente non mi è simpatica la Lissi e mi esce la frase sulla tabaccaia valtellinese che avrei totalmente dovuto evitare, anche perché non esiste la categoria della tabaccaia valtellinese: ho detto una enorme stupidaggine, mi scuso con tutti i valtellinesi, le donne valtellinesi i tabaccai e le tabaccaie valtellinesi. Ero frustrato per una seduta di consiglio particolarmente rilevante per me (il riferimento è andato alla seduta in cui, tra le altre cose, Paola Tocchetti ha formalizzato uscita dalla lista del sindaco, ndr). Poi più avanti ancora nel video, Rapinese è ritornato sulla questione definendo “una minchiata l’espressione, adoro la Valtellina e mi scuso ancora. Non so come minchia mi sia venuta in testa, ormai è tardi per ritirarla. Ma non mi scuso con il Pd”.

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da Rapinese sindaco (@rapinews24)

Poi è stata la volta della questione dei ciliegi di via XX Settembre, su cui il sindaco sembra assolutamente intenzionato ad andare avanti come previsto: “Sui peri e sui ciliegi, se un agronomo di estrema qualità ci dice di fare una cosa, a me dei peri dei ciliegi, del mango, del caco, con tutte le cose che ha fare il sindaco di Como, è l’ultima cosa che interessa è la qualità delle piante visto che ci sono gli scienziati delle piante, gli agronomi, che di dicono cos’è la cosa giusta. Il sindaco se ne stra-frega del pero o del ciliegio perché ci sono gli esperti. Poi stamattina mi svelto e scopro che vanno bene i peri vanno bene in via Aldo Moro ma i peri non vanno bene in via XX Settembre, una cosa assurda. Pazzi, pazzi, pazzi”.

E ancora: “Gli agronomi dicono che sono marci e che possono cadere sulla testa della gente. Ma la vera vittima di tutto questo polverone non è il sindaco, sono i peri che sono già eradicati e pronti a essere installati e dobbiamo farlo in fretta, ma (sono bloccati in vivaio, ndr) per colpa di qualcuno che si è messo in testa di proteggere i ciliegi stramorti”.

Dopo un breve passaggio anche sulla vicenda dell’Associazione Carducci (“Gente che stava occupando abusivamente i nostri stabili”), c’è stato spazio anche per la recente rivoluzione delle tariffe dei parcheggi.

“Dicono che avrei portato le tariffe a 3 euro in tutta la città, niente di più falso. L’ho detto 10 volte: non ho aumentato per fare cassa, altrimenti mettevo a 3 euro viale Varese e viale Lecco. Ho messo a 3 euro certe zone delle città perché non sono vie strategiche. In via Brambilla l’abbiamo fatto per tutelare i residenti che devono parcheggiare. Abbiamo messo 3 euro in piazzale Maggiolini e l’area davanti al Comune, 20-30 posti in tutto, e poi dove c’erano posti gialli e non si poteva parcheggiare. Poi c’è viale Geno (anche questo messa a 3 euro) dove stiamo dicendo che lì vogliamo fare una Ztl e devi abituarti a non entrarci più. In più ora ci vanno a parcheggiare tutti i cittadini residenti nella zona di Sant’Agostino e i loro posti vengono abusati dai turisti”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Potrebbe interessarti:

Videolab
Turismo