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Rapinese: “Piscina di Muggiò, lavori a giugno 2027. Don Giusto? A Rebbio esasperati, da lui non ci serve niente”

Ospite come ogni venerdì di Etv, il sindaco di Como Alessandro Rapinese ha fissato qualche data significativa sulle due maxi opere attese dalla città – maxi parcheggio in Ticosa e nuove piscine a Muggiò (confermando in più la fine lavori per i giardini a lago e per Civiglio entro il 26 aprile 2026) – e poi non si è fatto mancare un altro affondo sul parroco di Rebbio, don Giusto Della Valle, e sul suo metodo di accoglienza dei migranti.

Sulla Ticosa, in realtà, il primo cittadino ha ribadito di voler chiudere tutta la pratica burocratica entro fine anno per poi evidentemente arrivare nel 2026 alla costruzione della maxi area di sosta.

Più novità sono invece emerse su Muggiò: “Entro giugno 2026 spero di arrivare in consiglio comunale per blindare tutti gli aspetti anche finanziari, ma teniamo conto che è un’opera enorme, l’equivalente delle piramidi per Como. Stiamo parlando della più grande opera in città, da 70 milioni di euro. Comunque, una volta che avremo chiuso con i documenti e le scartoffie, e arriverà l’approvazione del consiglio comunale, diciamo entro il primo semestre dell’anno prossimo, poi ci vorrà complessivamente un anno e mezzo-due. Ma i lavori potrebbero partire a giugno 2027, sì ci può stare”.

Infine, l’ennesimo affondo contro don Giusto: “I cittadini di Rebbio sono esasperati, basterebbe fare un censimento. La legge vale anche per don Giusto, così come il rispetto delle norme igieniche, sanitarie e di sicurezza. La giunta Rapinese dal parroco di Rebbio non ha bisogno di niente, come Comune gestiamo centinaia di minori stranieri non accompagnati e non uno è passato da lui”.

E ancora: “Le cooperative a cui ci affidiamo sono cento volte meglio dell’accoglienza che fa don Giusto. Noi mandiamo i nostri bambini solo dove si rispettano leggi e regole, in posti da dieci e lode, puliti e ordinati. Perché se non sei capace di fare accoglienza, allora lascia perdere”.

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