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Salvini a processo. Scatenati Fermi, Butti e Zoffili: “Squallidi, governo senza vergogna”

La notizia è caldissima. Sul Caso Gregoretti, oggi il Senato ha autorizzato il processo a Matteo Salvini, accusato di sequestro di persona aggravato per aver impedito per più di tre giorni lo sbarco di 131 persone tratte in salvo nel Mediterraneo centrale dalla nave della Marina militare. E se i senatori della Lega sono usciti dall’aula e non hanno preso parte alla votazione è altresì stato bocciato l’ordine del giorno presentato da Forza Italia e Fratelli d’Italia per negare l’autorizzazione a procedere.

M5s, Pd, Italia viva e Leu hanno messo assieme 152 voti contrari, mentre solo 76 sono stati quelli favorevoli.

Salvini, rivendicando la sua scelta, è stato tranchant: “La difesa della patria è un sacro dovere, ritengo di aver difeso la mia patria, non chiedo un premio per questo ma se ci deve essere un processo che ci sia. In quell’aula non andrò a difendermi ma a rivendicare quello che, non da solo, ma collegialmente abbiamo fatto”.

E naturalmente non sono mancate reazioni anche nel mondo politico comasco. Quella forse più sorprendente, se non altro per il “low profile” che sovente caratterizza il presidente del consiglio regionale, è arrivata – pur stringata – da Alessandro Fermi (Forza Italia): “Caso Gregoretti. Oggi quella che certamente è andata alla deriva è la Politica”.

A seguire, eloquente foto con testo chiarissimo.

Anche il deputato di Fratelli d’Italia, Alessio Butti, ha sfiorato il tema: “Mentre i quattro scappati di casa pensano alla prescrizione e a come inguaiare Salvini, Fratelli d’Italia si batte per difendere la filiera alimentare italiana”, con riferimento all’accoglimento della mozione contro il cosiddetto “nutri-score”.

Tutta la lega comasca si è radunata a sostegno del leader con l’hashtag #iostoconsalvini ma in particolare durissima è stata la reazione di uno dei comaschi più vicini all’ex ministro, ossia il deputato erbese Eugenio Zoffili.

“Mentre l’agenzia Frontex certifica l’esponenziale aumento degli sbarchi nel Mediterraneo centrale, più che raddoppiati nel primo mese del 2020 rispetto al dicembre 2019, attestandosi a circa 1500 e moltiplicati di un sesto rispetto allo scorso gennaio 2019 – ha attaccato Zoffili – nell’aula del Senato Italiano è andata in scena la grottesca votazione con cui oggi è stato autorizzato il processo contro l’ex Ministro dell’Interno Matteo Salvini, accusato di sequestro di persona nella vicenda della nave Gregoretti”.

“Quella che viviamo è decisamente una delle pagine più squallide nella storia delle nostre istituzioni, mai si era vista una maggioranza così asservita ai diktat del peggior opportunismo politico, ridotta ormai ad un ruolo di manifesta sudditanza nei confronti di un’assurda accusa – ha proseguito il parlamentare comasco – Oggi è definitivamente caduta la maschera di chi, incapace di sconfiggere Salvini e la Lega alle elezioni, è pronto a rinnegare i più ovvi cardini dello Stato di Diritto pur di sbarazzarsi di un avversario politico”.

“È caduta la maschera di chi in piazza grida al ritorno del fascismo, ma nei palazzi ne ricalca metodi e argomenti – ha concluso Zoffili – di chi fino a Luglio condivideva la nostra linea della fermezza nei confronti dei trafficanti di uomini e oggi la rinnega per tenere in piedi un Governo che già sapevamo essere senz’anima e senza visione, ma che da oggi è anche senza vergogna”.

 

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5 Commenti

  1. Pienamente d’accordo con Zoffili: una delle pagine più squallide delle nostre istituzioni. D’altra parte con tanti leghisti concentrati nello stesso luogo non si poteva aspettarsi altro.

  2. Trovo queste sceneggiate sempre molto divertenti . Anche perché non capisco come il Governo si debba vergognare di far sì che anche i Ministri di un Paese democratico debbano rispettare le leggi.
    Se si pensa poi alla votazione sull’affare Ruby e a come, grazie ad una “cavilloso” procedimento, gli stessi partiti che chiedono di vergognarsi, fecero approvare una “manleva” di responsabilità a un Presidente del Consiglio che dichiarò senza sapere di mentire (sich!) alle autorità di Polizia che una simpatica signorina marocchina era la nipote del Presidente egiziano Mubarak…..non andiamo oltre….
    Dagli esponenti di questi partiti politici, trovo divertente sopratutto il dialogo di queste sceneggiate : “Squallidi, Governo senza vergogna”!

  3. Se convinto di non aver fatto nulla, non capisco tutte queste paure, queste urla allo scandalo e il voler puntualizzare “non ho fatto nulla da solo, abbiamo fatto tutto in maniera collegiale”.

    Forse non è più così sicuro?
    Che poi è un’autorizzazione per un processo normale, mica una condanna.

    Un passaggio aggiuntivo che i normali cittadini nemmeno hanno.

  4. Dai ragazzi. Ha infranto la legge sapendo di infrangerla. Aveva tanti altri modi – come Ministro dell’interno – per intervenire. Ha scelto una modalità scenografica. Oggi paga le conseguenze dell’ennesima uscita da bullo. Così come il giro sulla moto d’acqua della polizia per il figlio o i voli di stato per fare i comizi.
    Aspettiamo gli Zaia e i Giorgetti o i Fontana. Dell’ennesimo Matteo non ne sentiremo la mancanza.

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