“E’ un clima brutto, di generale intimidazione che non ci piace”. Parte dagli striscioni di Forza Nuova (l’ultimo stanotte, prima contro Don Giusto), passa per la chiusura del Centro Migranti di via Regina e arriva al caso dell’ex chiesa di San Francesco, diventata un dormitorio improvvisato per i senzatetto.
Giacomo Licata, segretario generale della Cgil lariana, non cerca strade laterali, d’altronde questa è sempre stata la sua cifra. Così la dice come la pensa. “Si respira una brutta aria sia a Como che nell’interno Paese, non servono molti parallelismi: si pensi al caso del sindaco di Riace (Domenico Lucano arrestato, fra le polemiche, per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina il cui modello di integrazione è stato elogiato a livello internazionale, Ndr)”.
Brutta aria, si spieghi
Un clima intimidatorio nei confronti di chiunque lavori in prima linea su temi scottanti come fragilità e migranti
Intimidazione, cioè minaccia. Di cosa?
Beh si va dagli striscioni di Forza Nuova agli insulti pubblici di molti politici che non hanno più freno fino alle indagini della procura come nel caso Lucano
A Como cosa vede?
Ci sono due cose che mi lasciano esterrefatto. La prima è che il Comune non ha trovato per esprimere solidarietà dopo l’attacco di Forza Nuova a don Giusto. Parliamo di un parroco in prima linea per gli ultimi, per gli emarginati per un quartiere importante come Rebbio
La seconda?
Da mesi va avanti la questione di San Francesco e dei senzatetto. Ha dell’incredibile che non sia stata trovata una soluzione (poche ore fa, l’ultimatum del vicesindaco Locatelli, Ndr) ma che, anzi, le istituzioni siano state vessatorie nei confronti di queste persone. Ricordo la idropulitrice alle cinque del mattino (qui). Non si tratta di essere pro o contro i migranti, si parla di semplici azioni umanitarie. Uomini e donne che fanno politica dovrebbero avere molta attenzione nei confronti di ogni fragilità. Ripeto, è un clima brutto che non ci piace. Ma non ci facciamo intimidire, la Cgil è sempre attiva su accoglienza e immigrazione
Come?
Facciamo parte di Como Senza Frontiere, del tavolo per l’Housing Sociale, giusto per citare. Molti di noi dedicano, in silenzio, tempo e gesti sul fronte dell’aiuto. Se Don Giusto ha un problema sa che può chiamarci, siamo sempre pronti ad aiutarlo. Mettiamo a disposizione persone e strutture. Ma vorrei dire una cosa
Prego
Quando ci esponiamo su questi temi ci sentiamo dire “perché non aiutate i lavoratori e i pensionati italiani?”. Ecco lo facciamo ogni giorno nei luoghi di lavoro, nei patronati, negli uffici nelle assemblee. Poi capita di discutere spesso e ci sono temi che dividono che a volte non piacciono a lavoratori e pensionati. Temi difficili come l’immigrazione ci fanno prendere anche qualche insulto. Siamo sindacalisti però, restiamo seduti ai tavoli e puntiamo al dialogo. Non al conflitto. Mi creda, spesso discussioni partite su divisioni profonde si sono chiuse con elementi di unità
Tra non molti giorni San Francesco sarà sgomberata. Il servizio emergenza freddo partirà solo il 3 dicembre. In mezzo nulla ma fa le temperature stanno scendendo
E’ incredibile non vi sia soluzione. L’assessore Locatelli non vuole nuovi dormitori
Dice che è disposta a trovare un’intesa con le associazioni (qui)
Speriamo, noi ci siamo e siamo pronti al dialogo. Ripeto, siamo sindacalisti non vogliamo lo scontro ma soluzioni
Tornando a Forza Nuova, stanotte nuovo striscione e pochi giorni fa quello contro Don Giusto di cui parlava
E’ quanto si respira in tutto il Paese. Una continua narrazione dice che ci sono deboli di serie A e di serie B
Teme il ritorno di certi oltranzismi?
Ultimamente ho letto che la Storia è sostanzialmente un insieme di iterazioni. Non ci sono fatti originali ma fatti che si ripetono. Non so se sia così ma il clima deve preoccuparci, detto questo abbiamo tutti gli strumenti perché non si ripeta un Ventennio, abbiamo le conoscenze per reagire bene e in fretta
Oggi, peraltro, in Cgil è presentato il manifesto antirazzista, in occasione della marcia Perugia Assisi (prevista il 7 ottobre) cui sarà organizzata la partecipazione da Como. Organizzano Anpi, Arci, Articolo 21, Aoi, Beati i Costruttori di pace, Cgil, Cipsi, Legambiente, Libera, Rete della Pace e Tavola della Pace.
“In tutta Italia – ha detto Matteo Mandressi della segreteria di via Italia Libera -stanno nascendo reti per promuovere i contenuti del manifesto antirazzista. Como è una realtà importante e, purtroppo, negli ultimi anni è officina delle peggiori politiche che riguardano il fenomeno delle migrazioni. Abbiamo, quindi, una motivazione in più. Siamo in vista di un appuntamento importante, la marcia Perugia Assisi, partiranno da Como almeno due pullman. L’appuntamento mette al centro la denuncia una possibile deriva razzista delle politiche di questo paese. Vogliamo mettere in luce le attività fatte dalle associazioni aderenti in contrasto con alcune politiche nazionali e cittadine, pensiamoall’ordinanza anti accattoni fino alla chiusura del centro di via Regina Teodolinda”.
Erano Cgil, Anpi, Arci, Coordinamento comasco per la Pace, Como Senza Frontiere, Spi e Legambiente (Chiara Bedetti)