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Senzatetto: elogi bipartisan a Negretti e Corengia, FdI (ri)stronca le grate leghiste. Il Pd: “Nuovo dormitorio o tornerà tutto come prima”

Ampio spazio, ieri sera in consiglio comunale a Como, al tema dei senzatetto, dell’accoglienza in città e dei portici dell’ex chiesa di San Francesco tornati pressoché completamente liberi da qualche tempo anche grazie all’apertura dell’ex caserma dei Carabinieri di via Borgovico, di proprietà della Provincia, per il periodo dell’Emergenza Freddo (fino al 30 aprile).

Da un lato, sono giunti complimenti trasversali agli assessori Elena Negretti (Sicurezza) e Angela Corengia (Servizi Sociali) per i risultati conseguiti finora.

Ada Mantovani (Gruppo Misto) ne ha sottolineato “il costante contatto umano con le persone che dimoravano a San Francesco e mi sento di ringraziare i due assessori anche perché non ho risparmiato critiche in occasioni precedenti”.

Anche il capogruppo di Fratelli d’Italia Matteo Ferretti si è rivolto in particolare all’assessore Negretti “con cui si siamo sempre confrontati e anche per non aver seguito la linea delle grate e delle provocazioni che non offrivano alcuna soluzione”. Ferretti ha poi proposto “la riqualificazione dell’aiuola verde davanti al portico di San Francesco e una nuova illuminazione della zona per mantenerla viva e decorosa”.

Sabrina Del Prete (Insieme per Landriscina) ha parlato di “un equilibrio raggiunto con un ottimo lavoro”.
Come detto, però, la disponibilità della Caserma messa a disposizione dall’amministrazione provinciale per Emergenza Freddo terminerà il 30 aprile, dunque più d’uno guarda al dopo e al rischio che in primavera il problema dei senza dimora costretti a dormire all’aperto, e magari proprio nuovamente a San Francesco, possa ripresentarsi come prima.

Il capogruppo del Pd, Stefano Fanetti, ha dunque incalzato la giunta chiedendo “quale sia la progettualità, oltre alle soluzioni tampone e di corto respiro. Dovremo trovarci ancora in emergenza già in primavera o il prossimo inverno – ha aggiunto Fanetti – oppure avremo finalmente un nuovo dormitorio permanente come chiesto a larga maggioranza dal consiglio comunale?”.

Stesso auspicio è stato ribadito da Ada Mantovani, la quale ha invitato l’amministrazione “ad attivarsi per avere in città un luogo di accoglienza in aggiunta a quelli esistenti, altrimenti rischiamo di aver solo spostato il problema da una zona a un’altra”.

Nessuno sconto, invece, dal consigliere Alessandro Rapinese: “Vi accontentate di poco visto che ci avete messo 4 anni per una cosa che un’amministrazione normale avrebbe risolto in 25 minuti. E poi ricordo a tutti che nell’ambito di Emergenza Freddo una persona su tre tra quelle ospitate è clandestina”.

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