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Forza Italia rinasce in consiglio comunale a Como con Falanga e Molteni: “E non è finita”

Forza Italia torna in Comune a Como, dopo che il voto del 2022 per la prima volta dal 1994 non elesse alcun rappresentante forzista a Palazzo Cernezzi. L’annuncio è arrivato questa mattina e la rinascita del gruppo consiliare nasce grazie all’adesione a Forza Italia di Alessandro Falanga, prima in Noi con l’Italia, e dell’ex candidato sindaco del centrodestra Giordano Molteni, finora nel Gruppo misto. Molteni sarà anche capogruppo.

A presentare la novità, il coordinatore regionale forzista Alessandro Sorte e l’eurodeputato uscente e ricandidato Massimiliano Salini assieme alla candidata comasca Laura D’Incalci. Nella sala comunale della conferenza stampa anche qualche volto già conosciutissimo, a partire dal grande tessitore e presidente dell’Ato, Umberto D’Alessandro, fino all’ex assessore allo Sport della giunta Landriscina, Marco Galli e un nome storico come Patrizio Tambini. A introdurre la giornata, il coordinatore provinciale di Forza Italia Sergio Gaddi.

“Questo è un passo fondamentale – ha detto Gaddi – torna il gruppo consiliare di Forza Italia in Comune a Como. L’assenza era un vulnus che andava coperto perché dal 1994 siamo stati costantemente presenti e protagonisti, per cui questo era l’obiettivo principale era da quando sono diventato coordinatore provinciale”.

“È un passo sostanziale e simbolico per la ripresa costante e inesorabile della nostra crescita – ha aggiunto Gaddi – Forza Italia sta iniziando a rifiorire. Ringrazio Falanga e Molteni, con quest’ultimo che sarà anche capogruppo in consiglio comunale a Como”.

“Entrare in Forza Italia è una scelta che non è nata negli ultimi cinque minuti – ha commentato Falanga – ma sin dalla campagna elettorale del 2022 io e Giordano Molteni, che comunque eravamo in un’unica lista, abbiamo condiviso molto e ora abbiamo deciso di fare questo passo assieme”.

Ha poi preso la parola Giordano Molteni: “Con Alessandro Falanga ci siamo trovati assieme in minoranza ma per me essere nel gruppo misto è stato come essere in un purgatorio dantesco. Per cui abbiamo deciso assieme di aderire a questa proposta politica, avanzata inizialmente da Gaddi. Con Falanga ci confrontavamo settimanalmente e ora far parte di un partito strutturato è un nuovo stimolo. Mi piacerebbe proseguire questa ‘campagna acquisti’ – ha aggiunto Molteni – speriamo di allargare ancora le fila guardando soprattutto al gruppo di maggioranza (la lista Rapinese Sindaco, ndr) perché quando ci si trova sempre condizionati dall’alto a votare determinati atti, allora qualche mal di pancia arriva””. Il coordinatore regionale Alessandro Sorte ha poi ‘condito’ questa speranza con una battuta: “Insomma, avete capito che tra 6 mesi saremo ancora qui per una conferenza stampa…”.

Durissime le parole dei due neoforzisti sulla giunta Rapinese. “Se svolgi un ruolo istituzionale la prima cosa che devi sempre garantire è il rispetto – ha detto Molteni – e devi avere la capacità del dialogo anche con la minoranza, non si può amministrare non tenendo mai nel minimo conto l’opinione di chi ti sta di fronte come fa il sindaco”. E Falanga: “Abbiamo vissuto due anni di arroganza amministrativa e di mancato rispetto delle istituzioni. Quando sei a capo di un’amministrazione la prima cosa che serve è il rispetto istituzionale. A Como sono invece mancate queste cose basilari. Sul piano amministrativo, noi vediamo che ci sono continui annunci ma in mano non resta nulla. E quello che è stato portato a termine era nato con le passate amministrazioni. A proposito, un consiglio dopo due anni di mandato: basta dare sempre le colpe per ciò che non va a chi c’era prima, questo può funzionare forse per i primi sei mesi, adesso non ha più davvero nessun senso”.

“Ringrazio Gaddi per il suo lavoro – ha esordito il coordinatore regionale Alessandro Sorte – Il ritorno della presenza di Forza Italia in consiglio comunale non è solo un atto di forma ma di sostanza. Forza Italia sta tornando a essere radicata ovunque. Oggi a Como segniamo un gol importante che il partito segna qui e siamo convinti che sia qui che nelle grandi città della provincia il gruppo si allargherà ulteriormente. Cresciamo perché abbiamo identità chiara e particolare, distinta dal resto della coalizione: noi siamo i moderati e i liberali, siamo il Partito Popolare Europeo in Italia”.

Ha poi preso la parola la candidata comasca alle Europee, Laura D’Incalci: “Sono onoratissima di essere qui, per me è una grande soddisfazione seguire questo percorso con un segnale di unità, che di questi tempi è la prima cosa che si incrina in ogni ambito a favore dei particolarismi”.

Ha concluso l’eurodeputato uscente e ricandidato Massimiliano Salini sottolineando come “questo gruppo arricchisca sicuramente il dibattito politico comasco con nuove proposte”.

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7 Commenti

  1. Chiaro ed evidente.
    5 anni di Rapinese sono la morte per Como.
    Gaddi vuol fare il sindaco e gli serve un gruppo per mettere in crisi non Rapinese ma i suoi impalpabili consiglieri e assessori.
    Per accelerare i tempi Gaddi fa le sue mosse.
    Tra Gaddi e Rapinese c’è un abisso politico. Ma la domanda è se Gaddi è la ricetta giusta?
    L’abbiamo già visto, lo conosciamo. Anche Gaddi è solo chiacchiere con l’aggiunta del distintivo. Forza Italia. Forza Como. Niente di nuovo per una città sempre più vecchia.

  2. La banda dei voltagabbana ed il ritorno di ceri “amministratori” dei tempi del sacco di Botta e del pluri indagato ( e condannato).
    F.I. NON ha avuto nessun consigliere eletto alle ultime amministrative !

  3. Se non fosse che l’azione politica di questo gregge di riciclati con la sedia come habitat naturale rischia di ricadere su tutti i comaschi, ci sarebbe da soffocarsi dalle risate.
    Certo che sentir parlare di mancato rispetto delle istituzioni da chi ha affossato dopo sei mesi la giunta Landriscina è veramente meraviglioso. Raffinato esercizio di utilizzo alternativo dei masseteri.

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