Secondo round, ieri sera in consiglio comunale, tra l’esponente di Svolta Civica Vittorio Nessi e il sindaco Alessandro Rapinese sul futuro dello stadio Sinigaglia. Il primo era andato in “scena” in forma scritta, con l’interrogazione di Nessi che chiedeva lumi sulle ipotesi di un trasloco dell’impianto con la costruzione di uno nuovo fuori città e poi sullo stato delle eventuali trattative in corso tra amministrazione e privati (ne avevamo parlato qui e qui).
Non soddisfatto delle prime risposte del sindaco, il consigliere ha chiesto l’iscrizione dell’interrogazione in consiglio comunale. E ieri è arrivato il nuovo botta e risposta a voce.
Dopo l’illustrazione di Nessi dei quesiti originari, ha preso la parola Rapinese: “Io non so se ci sia divergenza tra le valutazioni che fanno nelle loro stanze i rappresentanti del Como 1907, rispetto a quanto manifestato e palesato anche al sottoscritto. Quello che dicono è l’intenzione di riqualificare lo stadio. Se ci sia divergenza tra intenzioni e quanto detto, e spesso capita, questo bisogna chiederlo a loro”.
“Per quanto riguarda gli atti – ha proseguito il sindaco – io non è che vado a trattare dello stadio a Lugano o in un caveau, è una questione di atti pubblici. La procedura è ben disciplinata e parte dalla società che dovrà far seguire degli atti. Atti che allo stato non sono nella disponibilità del Comune perché non sono depositati”.
Poi il primo cittadino ha dato una ulteriore risposta su un piano più strettamente politico: “Non vedo l’ora che riqualifichino quello stadio e che quindi il Sinigaglia non sia una sede di 19 eventi all’anno con 22 che corrono dietro al pallone. Mi piacerebbe che diventasse qualcosa da 50-60 eventi all’anno per assistere alla lirica, a concerti e chi più ne ha più ne metta, come accade nelle strutture moderne che vediamo in giro per il modo”.
“La mia volontà politica è come dire “ehi muovetevi che questa città ha bisogno di uno stadio nuovo” – ha aggiunto Rapinese – ma le intenzioni, lo ribadisco, vanno chieste al Como 1907. Io non vedo l’ora che lo rifacciano. L’attivazione della procedura è di competenza della società e tutti gli atti depositati in futuro saranno accessibili anche a lei. Mi sono chiesto cosa si aspettasse che io dicessi, consigliere Nessi. Ma non posso parlare delle voci raccolte per strada. Mi sono esposto, ho preso una posizione netta e chiara: non vedo l’ora che lo rifacciano (dov’è, ndr)”.
Ultima replica a Nessi: “Per quanto riguarda ciò che pensa, lei allo stato può escludere che lo stadio venga realizzato altrove. E’ una risposta che il consiglio comunale e i cittadini avevano il diritto di avere e la ringrazio”.
“Sulla progettazione però – ha concluso il consigliere di Svolta Civica – lei parla come se il Comune dovesse rimanere in attesa delle decisioni delle società quando arriverò con un progetto. Ma il Pgt su questo punto prevede che lo stadio sia materia del consiglio comunale e che l’intervento promani dalla pubblica amministrazione, con il coinvolgimento della società. Devono essere soddisfatte esigenze del Comune e dei privati. Io chiedevo a che punto fosse la co-progettazione, lei mi risponde che sta aspettando il progetto del Como 1907, dunque al momento non c’è nulla. Ma pensare che il Comune possa rimanere passivo in attesa delle decisioni soltanto del Como si pone al di fuori del testo normativo e degli atti sulla destinazione dell’impianto”.
6 Commenti
Ehi gringo… Scendi dalla curva
Ehi Rapinese
ristruttura la piscina di Muggió, via del Doss, lo skatepark, i parcheggi in Ticosa…..
Ma di atti non ce ne sono.
Il dossier Stadio è sul tavolo di Rapinese Sindaco. Non si sa bene a far cosa visto che dalla risposta che ha dato all’interrogazione del Consigliere Nessi, sia LVI che il dossier sono in attesa di decisioni superiori. Evidentemente Rapinese Sindaco non ha uno straccio di idea su cosa fare dello Stadio Sinigaglia e aspetta le proposta dei dirigenti del Calcio Como 1907. In sintesi, se i dirigenti del Calcio Como 1907 decideranno di mantenere e di ristrutturare il vecchio Sinigaglia, lo faranno come conviene a loro e Rapinese Sindaco non avendo altre proposte dovrà farsi andar bene qualsiasi soluzione; se, al contrario, decideranno di costruire uno Stadio fuori città, Rapinese Sindaco non avrà nessuna soluzione alternativa e condannerà la struttura a una nuova Ticosa. E per fortuna che ha il dossier Stadio sul tavolo!
Io sono normalmente critico con il sindaco, ma in questo caso l’approccio secondo me è corretto: così com’è, il Sinigaglia non può ospitare altro che calcio di serie B. Per riqualificarlo servono soldi, volontà, e un progetto a lungo termine: se lo facesse il Comune e la società dismettesse il suo impegno, la collettività avrebbe speso soldi inutilmente. Ben venga dunque un impegno in prima persona da parte di chi maggiormente usa il bene, libero poi di usarlo oltre il calcio (l’attuale proprietà ha dotazione per fare qualsiasi cosa voglia), naturalmente a fronte di un impegno di concessione/locazione di lungo termine (magari non i 99 anni ipotizzati, ma cmq un orizzonte ampio). Tu dici che il Comune non ha un progetto alternativo (vero), io però ti rispondo che i progetti costano, e farli “a vuoto” è una spesa doppia.
A come gira la squadra questi scapperanno…
Questa è l’impressione..