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Stefano Molinari, l’amarissimo addio: “Boicottato dalla Lega, dopo tre mesi di silenzi ritiro la candidatura a sindaco”

Clamoroso scossone al centrodestra comasco: il coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia, Stefano Molinari, indicato dal suo partito lo scorso autunno quale possibile candidato sindaco di Como, ritira ufficialmente la disponibilità dopo i veti incrociati all’interno della coalizione (che, al momento, ancora non ha un nome condiviso da proporre per le elezioni comunali di primavera).

Dopo le indicrezioni date proprio da ComoZero nei giorni scorsi,Molinari ha dato l’annuncio con una lunga lettera dove non manca la profonda amarezza personale per l’esito della vicenda e soprattutto dove spicca una chiarissima accusa politica alla Lega per averne boicottato la candidatura costantemente.

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Di seguito, il testo integrale.

Dopo oltre tre mesi di inutile attesa e di silenzi imbarazzanti ho deciso di ritirare la mia disponibilità a candidarmi a Sindaco della mia amata città di Como. Lo faccio per dignità personale, coerenza e logica politica.

Voglio ringraziare i dirigenti locali e regionali del mio partito, che mi hanno indicato e sostenuto come candidato Sindaco. Ringrazio anche quelle forze politiche del centro destra che hanno condiviso, da subito, con convinzione e stima la mia candidatura.

Auspico che il ritiro della mia candidatura boicottata e sabotata senza alcuna valida motivazione dalla Lega possa portare il centro destra a ricompattare le proprie fila evitando le sterili questioni di principio che rischiano di consegnare la città alla sinistra.

Ritengo che la mia figura rispecchi il profilo richiesto proprio dai vertici nazionali della Lega, ossia: esperienza politica, amministrativa e imprenditoriale. Si sa, come spesso accade in politica le parole dette non rispecchiano i fatti.

Spero per il bene della Città che il profilo che verrà individuato sia di alto valore con esperienza politica, amministrativa e imprenditoriale o professionale. Un candidato o una candidata che sappia mettere cuore e mente, come io avrei fatto senza indugi, al servizio della comunità comasca. Un candidato o una candidata che abbia la capacità di ascolto e dialogo con tutte le forze politiche che siederanno a Palazzo Cernezzi.

Spero che il candidato sindaco sappia guidare con autorevolezza una Città che non può perdere l’ultima occasione di rilancio come quella che il PNRR metterà a disposizione nei prossimi anni.

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Un commento

  1. Se l’è presa, non c’è che dire. Spiace. Francamente però, a parte il lato umano che merita assoluto rispetto, il Segretario del Partito che è stato protagonista del fuoco amico ai danni dell’attuale Sindaco e degli Assessori delle altre forze della coalizione, non poteva essere premiato con una candidatura accettata dagli ex-alleati senza riserve. Evidentemente i vertici della Lega, che a Como hanno persone di assoluta fiducia, hanno di fatto accettato il compromesso di non ripresentare l’attuale Sindaco con in cambio il ritiro della candidatura del Segretario di Fratelli d’Italia. Si consoli, anche per Lui cinque anni da Sindaco con alle spalle gli “amici” di Forza Italia e della Lega sarebbero stati un inferno come quello che i suoi compagni di partito hanno fatto passare a Galli, Gervasoni e soprattutto a Landriscina. Il futuro di un’eventuale coalizione di centrodestra, per chi non lo avesse ancora capito, è ormai questo.

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