Il dibattito su canapa-cannabis-negozi aperto ieri dalle dichiarazioni del vicepremier Matteo Salvini e immediatamente rilanciato dal vincesindaco di Como Alessandra Locatelli infuria praticamente in tutta Italia (qui il nostro articolo riassuntivo).
Sul Lario è +Europa a intervenire e a mettere nel mirino le dichiarazioni di Locatelli.
“Come sempre è più realista del re e si scaglia con maggior forza e vigore, se possibile, del leader del suo partito nella crociata per la chiusura dei negozi che vendono cannabis con contenuto di principio attivo legale – si legge nella nota di +Europa – Nel farlo non manca di ricordare che questi negozi sarebbero il frutto di non meglio specificate politiche di tolleranza e liberalizzazione che in realtà non ci sono mai state”.
“L’attuale legge sugli stupefacenti risale al 1990 ed introdusse, come tutti sappiamo e ricordiamo, una normativa molto più restrittiva rispetto a quella precedentemente in vigore – rilancia Luca Monti, Presidente di Più Europa Lario dichiara – Da allora non c’è mai stata alcuna legalizzazione né regolamentazione del mercato delle droghe che pur sarebbe necessaria se si vuole sconfiggere il monopolio mafioso e criminale del traffico degli stupefacenti”.
“Non solo: secondo la Locatelli la vendita di cannabis legale incentiverebbe il consumo degli oppiacei ma come tutti ben sappiamo la cannabis legale non ha sostanzialmente alcun effetto psicotropo ed in ogni caso si tratta di una sostanza del tutto diversa per composizione, effetti e mercato dall’eroina che invece è un derivato degli oppiacei”, conclude Luca Monti.
Aggiunge Francesco Cima Vivarelli del direttivo di Più Europa Lario: “Va anche considerato che quello della cannabis light è un mercato che attualmente fattura complessivamente 44 milioni di euro l’anno, in continua crescita ed espansione, fonte di reddito lecito e tassato per migliaia di persone, in un momento di grave recessione economica”.
“Locatelli dovrebbe pensare di più a far qualcosa per Como, vista l’assoluta assenza ed immobilità della giunta di cui fa parte sui temi che interessano veramente la città anziché lanciarsi in inconcludenti campagne fondate sul nulla – chiude Cima Vivarelli – Un merito però le va riconosciuto: siamo infatti assolutamente certi che la Locatelli non assuma e non abbia mai assunto sostanze stupefacenti ma ciò malgrado è riuscita benissimo nell’incredibile risultato di rilasciare dichiarazioni assolutamente psichedeliche pur senza drogarsi”.
5 Commenti
Ma sì, chiudiamo gli esercizi legali e controllati, così gli spacciatori al parchetto hanno il monopolio. La malavita organizzata ringrazia.
Bel ministro degli interni, che strizza l’occhio a Casapound e fa favori alla mafia.. solo una ridicola teenager innamorata come la Loca può andargli ancora dietro. Tenerezza.
Evvai con la sparata da campagna elettorale… se questa è politica…
SPECCHIETTO PER LE ALLODOLE italiane
Ma si, che continuino pure nella loro campagna proibizionista senza senso e senza fondamento. Quando capiranno quanti milioni di euro non entreranno più nelle casse dello Stato e che perderanno anche un paio di milioni di elettori sarà troppo tardi.
La Locatelli non semina marijuana Ma semina bufale