Alla fine, forse è il capogruppo del Pd in consiglio comunale Stefano Fanetti a centrare l’unico vero punto politico della baruffa su Alida Valli, sulla mozione di FdI per intitolarle una passeggiata, sulla bocciatura a spron battuto della proposta anche da parte di Forza Italia, Lega e Insieme per Landriscina.
“La bocciatura della mozione con cui si chiedeva di intitolare un tratto del lungolago all’attrice Alida Valli è sicuramente un peccato – commenta Fanetti – Spiace perchè parliamo di una figura di grande rilievo nel cinema, televisione e teatro del ‘900, con un’attività artistica di decenni, e che ha passato la gioventù proprio a Como”.
Una premessa accademica, ma che comunque poggia sul voto favorevole al documento di Fratelli d’Italia garantito mercoledì scorso dal Pd, assieme ai colleghi di opposizione di Svolta Civica. Un asse trasversale che, però, come noto, non è bastato a evitare la bocciatura finale.
E dunque, ecco il già citato punto politico della faccenda: l’eterno fastidio reciproco tra i partiti della coalizione di centrodestra che governa Como. L’insofferenza in particolare tra FdI e Forza Italia, ad esempio, è notoria.
Proprio qui affonda i colpo Fanetti: “Oltre all’oggetto della mozione e all’esito della votazione, è comunque assurdo vedere la spaccatura interna alla maggioranza aprirsi sempre di più. Pur di dare sfogo a delle ridicole faide intestine al centrodestra, sono in grado di dividersi su tutto, anche su questioni tutto sommato semplici come l’intitolazione di un luogo pubblico a una figura di ampia rilevanza culturale e artistica”.
Un commento
Fanetti ha perfettamente ragione, anche se il vero problema per Como non è a chi intitolarlo, ma è averlo un lungolago