Si apre uno spiraglio romano per il completamento della Tangenziale monca di Como?
A livello di speranza, forse sì. La strada – metaforica, in questo caso – è però ancora lunghissima.
Ad alimentare una fiammella arriva comunque l’approvazione alla Camera di un ordine del giorno collegato alla Legge di Bilancio presentato dalla Lega e sostenuto in particolare dai parlamentari comaschi Alessandra Locatelli, Nicola Molteni, Erica Rivolta, Eugenio Zoffili e Claudio Borghi con il collega Dario Galli.
“La città di Como potrebbe finalmente vedere completata la sua tangenziale, grazie a un ordine del giorno alla Finanziaria che abbiamo presentato e che è stato approvato a Montecitorio – spiegato i parlamentari della Lega – Il primo lotto, che va da Villa Guardia allo svincolo di Acquanera, è stato aperto al traffico nel 2015 mentre per il secondo lotto (dallo svincolo di Acquanera al termine verso Est) servono circa 600 milioni di Euro. Si tratta di un’opera strategica, che collegherebbe in modo organico l’autostrada A9 con la zona sud est del capoluogo, velocizzando finalmente i collegamenti che ora sono rallentati da una rete viaria insufficiente, e portando così beneficio a tutto il territorio”.
“L’emendamento, riformulato e accolto, prevede che il governo valuti l’opportunità di attivare ogni azione, adottando anche iniziative a carattere normativo, volte al reperimento delle risorse necessarie alla realizzazione dell’opera – aggiungono nella nota congiunta – Auspichiamo che questa valutazione sia positiva, consentendo così finalmente al territorio comasco di avere una rete viaria al passo coi tempi, che sarebbe di grande aiuto anche alle nostre aziende in questo periodo molto difficile”.
Una fiammella, dunque, anche se a oggi purtroppo fanno ancora testo le parole pronunciate il 5 febbraio 2020 dal sottosegretario alle Infrastrutture, Roberto Traversi, che ricordò come “la delibera CIPE n.97 del 2009 approvava il progetto definitivo solo dell’asse principale e dei primi lotti delle tangenziali in quanto i secondi lotti delle tangenziali non erano compresi nel Piano Economico Finanziario 2007 allegato alla convenzione unica di concessione”.
Inoltre, disse sempre Traversi in Aula, “anche il PEF 2014, approvato dal CIPE con delibera n. 24/2014 e confermato sempre dal CIPE con delibera n. 42/2019, non comprende tali secondi lotti. Infatti, il CIPE ha rinviato la valutazione dell’opera all’esito dell’individuazione di soluzioni ottimali, soluzioni per le quali il Ministero continuerà ad impegnarsi per valutare le varie ipotesi in campo”.
5 Commenti
ma avete visto la faccia dei consiglieri Leghisti; ma avete letto il loro C.V. ? avete ancora l’illusione che qualcuno li ascolti? e anche, perché una società Regionale dovrebbe essere aiutata dallo stato visto e considerato che su quella strada si paga il pedaggio alla regione?
Aspettiamo ancora che il primo tratto diventi gratuito, come promesso da Maroni prima e Fontana dopo.
Ma come mai non lo ha fatto Regione, visto che è sua competenza? Turba ci può dire finalmente qual è il tracciato del secondo lotto? E perché cui sono fatti cadere i vincoli per i terreni su cui realizzarlo?
La città di Como avrebbe un grande beneficio se l’attuale tangenziale fosse gratuita come avete promesso durante la vostra campagna elettorale !
Non siete altro che dei venditori di fumo leghisti.
Purtroppo per noi gli ” Ordini del giorno” se non c’è l’adeguata copertura finanziaria, e dubito fortemente che in questo momento ci sia, equivalgono ad aria fritta. Per cui poche illusioni e buona fortuna…..