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Ticosa, stop al piano finanziario di Acinque. Svolta Civica e Pd: “Il sindaco ora corre ai ripari ma sapeva già tutto”

Lo stop al piano finanziario di Acinque per realizzare il maxi parcheggio nell’area Ticosa è stato annunciato ufficialmente dal sindaco di Como Alessandro Rapinese giusto venerdì scorso. Troppo sbilanciato a favore della società privata il totale di 17 milioni a carico del Comune e 10 per Acinque. E su questo punto oggi ha diffuso una nota Svolta Civica, il gruppo di opposizione in consiglio comunale.

“Lo sbilanciamento a favore del privato era apparso subito evidente e nel presentare con enfasi il Piano, il sindaco aveva avuto modo di vederlo e analizzarlo – si legge – O non aveva capito nulla o immaginava che la cosa fosse irrilevante per i conti pubblici”.

“Ora sembra che il sindaco abbia preso l’iniziativa, ma è chiaro che è stato costretto a correre ai ripari – prosegue Svolta Civica – E vedremo come lo farà, vista la sua difficoltà ad affrontare temi complessi. Con questa marcia indietro colga almeno l’occasione, confrontandosi con tutte le forze propositive della città, per immaginare qualcosa di meglio e meno banale di un parcheggio, in una realtà in cui i giovani hanno vita sempre più difficile e non possono immaginare un futuro a casa loro”.

Sulla stessa linea anche una nota del Pd: “Della vicenda stupisce (o forse no), apprendere che Rapinese, dopo aver elogiato e di fatto condiviso il progetto di Acinque durante la conferenza stampa di presentazione del 30 gennaio, affermi ora che il Piano Economico Finanziario sia inaccettabile per l’Amministrazione” dichiarano il Segretario cittadino Daniele Valsecchi e i consiglieri comunali Patrizia Lissi, Stefano Legnani, Stefano Fanetti ed Eleonora Galli.

“Peccato che, in quell’occasione, furono resi noti tutti i dati che ora si contestano: investimento di 27 milioni di euro, dei quali 17 a carico del Comune, a fronte di 30 anni di concessione al privato che incasserebbe tutti i proventi del parcheggio, dell’energia elettrica prodotta dall’impianto fotovoltaico, dell’affitto degli spazi commerciali e di quelli pubblicitari. Un piano che, già allora, era apparso totalmente sbilanciato a favore del promotore – proseguono i Dem – Ora, per fortuna, se ne è accorto anche il sindaco, che lo ha rispedito al mittente dopo aver dichiarato, però, sempre durante la conferenza stampa, che non vedeva l’ora di approvarlo in Consiglio comunale. Un noto proverbio dice che la gatta frettolosa fa i gattini ciechi. L’ansia da prestazione del sindaco per far credere ai cittadini che tutto il programma sarà realizzato gli ha giocato un brutto scherzo. Prima di fare annunci pirotecnici, forse, dovrebbe proprio fare i conti della serva, cioè essere molto minuzioso e preciso sulle risorse da impegnare”.

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20 Commenti

  1. Finiremo di ingrassare A5 come il comune di San Fermo col parcheggio del s.Anna!
    Speriamo non facciano sta schifezza!
    Almeno fatelo sotto terra con un parco sopra!

  2. Meglio tardi che mai…. e soprattutto ora aspettiamo fiduciosi il nuovo piano finanziario. Certamente il vecchio era inaccettabile per il comune e quindi per i cittadini. Speriamo che quello che è uscito dalla porta-il vecchio piano -non rientri dalla finestra sotto mentite spoglie.

  3. Ha stoppato il piano da lui stesso presentato perché i numeri che aveva detto ora gli sembrano senza senso.

    Meglio tardi che mai, curioso di sapere a chi darà la colpa stavolta.

  4. C’è da dire che l’opposizione a Rapinese (.destra e sinistra). ne hanno avuto parecchi di anni per fare “cose” meglio di un parcheggio, a costo zero , per il.futuro dei giovani ecc ecc ..

    1. Dal suo commento risulta palese che lei non ha minimamente idea dei problemi legali che ci sono stati su quell’area. Non è stata questione di mancanza di volontà, ma di impossibilità.

    2. C’è da dire che il centro sinistra a Como, a meno di non saper contare, ha fatto solo una consigliatura (5anni), come probabilmente succederà a questa giunta.

  5. Bene lo stop a tale piano finanziario.
    Una chiosa: Acinque (quotata in borsa) ha fra i soci EELL lombardi (comuni di Como Monza Sondrio Varese) e da A2A ( quotata in borsa) di cui il comuni di Milano e Brescia detengono il 25% a testa, ( qui il conflitto fra intesse pubblico e interesse societario si sovrappone e rischia di confliggere)

  6. I leader populisti sono molto abili nel presentarsi come uomini del popolo, ma molte delle loro politiche vanno a beneficio dei ricchi e delle élite.

    Il paradosso del populismo

    1. Condivido, si tratta di una visione elitaria della società, e discriminante. I presunti difetti degli italiani, e dei comaschi tra questi, paiono a qualcuno elementi che possano giustificare gli autoritarismi e l’arroganza del potere; poco importa se al comando vi siano persone che non hanno dato prove di competenza come il Sindaco attuale (e, direi in un certo senso, per fortuna). La loro negatività è banale nelle manifestazioni, prevedibile, tuttavia pericolosa e da non sottovalutarsi.
      Non dimentichiamo che ogni approfondimento che si basi sulle evidenze, ogni dialogo “inter pares”, l’ascolto dei sudditi, ogni ripensamento e compromesso per chi rappresentò il Male nella Storia è stato sempre considerato inaccettabile debolezza fino al negazionismo delle realtà.
      La paura dell’Altro che mette in evidenza le manchevolezze proprie e rischia di ostacolare le ambizioni di grandezza rappresentò in molti casi il principio dell’indifferenza e del disprezzo fino al punto da giustificare il crimine. Categorie queste ultime antropologiche, certo, ma anche criminologiche e psicanalitiche. “Homo homini lupus” non deve prevalere; riconosciamo il pericolo che è fra noi ancor prima di guardare alla Russia di Putin e a contesti lontani.

      1. L’attuale sindaco ha dimostrato la sua competenza nel respingere i suoi numerosi nemici e nell’inveire contro la presunta élite. L’élite è spesso costituita da persone competenti e qualificate, con anni di know-how ed esperienza nel loro campo. I suoi seguaci si crogiolano nei suoi attacchi offensivi e nella sua francamente illusoria autostima nelle proprie capacità, perché vorrebbero essere lui e trovarsi in una posizione di potere. Nel frattempo, le politiche locali vengono decise solo in base al capriccio e all’impulsività del leader, che spesso avvantaggia persone molto capaci che lavorano in secondo piano per assicurarsi di essere i veri beneficiari di ogni decisione presa. È difficile dire se queste decisioni siano il risultato di incompetenza o di manipolazione. È sufficiente dire che i perdenti in questo gioco sono i residenti locali e il pubblico in generale.

  7. Propendo per l’ipotesi che non abbia capito. Ovviamente i Dirigenti comunali gli hanno evidenziato le problematiche “Corte dei Conti”? Ecco il retromarcia, Comunque RN non si smentisce mai, dira’ che è colpa di Lucini e lui ha sanato la situazione. Esattamente cone i servizi pubblici sul lungolago; possibile che in riunione non si sua accorto che toglievano i servizi? Dormiva od altro……

  8. Ah quindi dopo che tutti e dico TUTTI si erano accorti che forse, ma forse, l’affare del Rapi non era sta gran gattata, allora adesso fermi tutti ha deciso che rimandiamo.
    Ridicolo.

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