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Ticosa pagata per due terzi dal Comune, incassi al privato per 30 anni: il Comune stoppa il piano finanziario di Acinque

Eravamo stati gli unici a sottolineare un dato piuttosto clamoroso relativo al progetto Ticosa presentato da Acinque al Comune di Como nel gennaio scorso. Quello, nello specifico, che vedeva pagare la realizzazione del maxi parcheggio per due terzi dai soldi pubblici (17 milioni di euro su 27 totali) mentre il resto veniva sborsato dalla società privata che però poteva contare sugli incassi garantiti dalla sosta per ben 30 anni. Evidentemente, una stortura a totale vantaggio dei privati che evidentemente non è parsa tale solo a ComoZero ma che ha fatto venire qualche dubbio anche a Palazzo Cernezzi che ora punta ad abbassare l’importo a suo carico (qui l’articolo del 31 gennaio scorso).

Lo si deduce dal fatto che ieri sera, ospite a Etv, il sindaco Alessandro Rapinese ha comunicato che il piano economico finanziario presentato da Acinque per la Ticosa sarà con ogni probabilità decisamente rivisto. Con un’altra novità:  le obiezioni dell’amministrazioni hanno pure stoppato il decorso dei 90 giorni dalla data di prima presentazione del progetto entro cui l’amministrazione deve dichiarare l’interesse pubblico di un’opera per dare il via all’iter. In sostanza, Palazzo Cernezzi ora attende un nuovo Piano economico finanziario da Acinque che bilanci meglio i carichi delle spese per costruire il parcheggio in Ticosa. Un bene, oggettivamente, per le casse pubbliche, per la stessa amministrazione e in definitiva per tutti i cittadini.

“Abbiamo richiesto un aggiornamento al Piano economico finanziario ad Acinque in funzione di alcune nostre osservazioni – ha affermato il sindaco Rapinese – D’altronde in questo periodo abbiamo rivisto le tariffe della sosta ad esempio proprio nella zona della Santarella passata da 3 euro al giorno 5, che vuol dire un aumento del 60%. Eppure la cifra evidentemente è adeguata visto che il posteggio è sempre pieno. Ma se questo adeguamento viene preso come uno dei riferimenti per il Piano economico finanziario che doveva impattare sulle casse per 17 milioni di euro, allora mi aspetto di vedere questa cifra adeguata”.

“Poi ci sono altri aspetti – ha aggiunto il primo cittadino sempre riferendosi alla futura Ticosa – per esempio la redditività pubblicitaria e quella delle locazioni. Lo scopo è arrivare a un giusto conteggio della quota a carico del Comune”.

Come si diceva, queste osservazioni hanno anche stoppato il decorso dei tre mesi dal giorno della presentazione ufficiale del progetto entro cui Palazzo Cernezzi deve dichiarare (o meno) l’interesse pubblico dell’intervento: “Questo interromperà i termini dei 90 giorni per poterci esprimere – ha confermato il sindaco – La società ora avrà il tempo per valutare tutto correttamente in funzione delle istanze presentate da noi. La società deve avere la sua redditività garantita, altrimenti non farebbe il progetto, ma il Comune deve pagare il giusto”.

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20 Commenti

  1. Sono d’accordo sulla realizzazione del parcheggio anche se il progetto non mi entusiasma, avrei gradito più alberi. Quanto alla gestione spero che, una volta tanto, facciano bene i conti per una corretta gestione, non vorrei che dopo qualche anno il Comune resti col “cerino in mano” e dover mettere mano alla cassa pubblica per manutenzioni varie perchè i privati mirano solo al profitto, speriamo scrivano regole ferree alle quali non ci si possa sottrarre.

  2. E se li spedissimo a Singapore a vedere come si utilizzano le coperture? Altro che squallidi pannelli solari con sotto le auto!
    Colture di verdure fresche (per la ristorazione e il consumo); allevamenti di pesci (e qui mi viene in mente il famoso risotto comasco di pesce persico, che non si riproduce più nel lago); depurazione delle acque e altro ancora… E non mi pare che a Como ci sia scarsità di acqua!
    https://www.acquaponica.blog/aquaponica-in-centro-a-singapore/

      1. Beh, Como non si trova in Siberia e comunque un “sasso nello stagno” per andare oltre (almeno nelle ipotesi) al posto auto con sopra il pannello solare: 20/25 mt. di territorio sprecato per metterci sopra un’auto ferma, parcheggiata?

  3. “E’ progetto secondo me bellissimo e al di sopra delle nostre aspettative – ha commentato Rapinese – che secondo me farà dire alla cittadinanza ‘wow'”. Il sindaco, 27 gennaio 2024.

  4. Ma come mai questi aumenti assurdi dei parcheggi?!?!….cos’é,s’é sparsa la voce che i nostri stipendi e le nostre pensioni,sono quadrupli cati?!?!…….é sempre più attuale il “Si stava meglio quando si stava peggio”…….ma andate a lavorare in fabbrica😡

  5. Bravissimo Rapinese che cerchi di non regalare milioni di milioni ad A5. Ora mi spiego i continui e feroci attacchi sul nulla contro di lui. La festa è finita per i soliti noti. Forza Rapinese non mollare.

    1. Avrebbe dovuto fare le dovute verifiche prima di presentare pubblicamente il progetto, sbandierandolo come se fosse un affarone per la nostra città.

    2. Guardi che chi ha parlato tanto bene di questo “progetto” è proprio il personaggio a cui lei dice “bravo”.
      Forse il “personaggio” si è accorto che A5 ci guadagnava troppo ?
      O magari si preoccupava del probabile intervento di qualche altro ente citato nell’articolo…

  6. E’ sicuramente meglio prevedere una comunità energetica a partecipazione diffusa fra i residenti, sia per ragioni giuridiche, che economiche. Nonché la realizzazione di almeno un piano interrato a parcheggio, al fine di meglio utilizzare la superficie disponibile.

  7. io ancora non ci credo che dopo tutti questi anni,alla fine l’area ticosa diventerà un mega parcheggio,mi viene da piangere

  8. La Giunta Rapinese, alias il Populismo in salsa comasca:
    1) fu populismo promettere e presentare un progetto con un piano finanziario inattuabile e tutto da rifare (cfr. Parcheggio Ticosa);
    2) È populismo aumentare le tariffe della sosta senza nessun piano per migliorare i trasporti, salvo dover correre ai ripari con le agevolazioni perché gli aumenti si sono rivelati arbitrari.
    3) Fu ed è populismo annunciare il restauro della piscina in 3/6 mesi e rinunciare nella speranza di fondi che non arriveranno mai per altro progetto faraonico.
    4) È populismo comprare un teatro in rovina senza sapere cosa farci.
    Eccetera, eccetera.
    In altre parole, il populismo comasco è fare i conti senza l’oste e perdere consenso nel maldestro tentativo di riconquistarselo.
    “Aridatece” Grillo e Di Battista 😂

    1. E’ populismo anche abbatterla con show pirotecnici promettendo di costruirci Atlantide e dopo essere stati ri-eletti far finta che non sia mai successo. E’ populismo dire che purtroppo in Ticosa, causa vincoli, amianto e cavallette, non si può fare nulla e poi si scopre che bastava solo provarci. Francamente il sindaco mi piace pochissimo per l’atteggiamento, ma mi rimane sempre più simpatico ogni volta che vedo la gente fare certi ragionamenti. Sembra quasi che siamo passati dalla perfezione a Rapinese, quando sappiamo tutti che è l’esatto contrario. Per rimanere a tema, ricordo che la precedente amministrazione voleva fare un’operazione del tutto identica (e per certi versi ancora più conveniente per il privato) cedendo viale Varese a Nessi e Maiocchi.

  9. Senza nulla togliere a Comozero, enormi dubbi e perplessità sull’equilibrio economico della proposta erano venuti praticamente a tutti. Se a Palazzo Cernezzi avessero dato l’ok a procedere con quel Piano Economico Finanziario palesemente sbilanciato a favore del privato si sarebbero mossi anche dai piani alti (leggasi magistratura contabile). Anche perchè se i 2/3 dei costi li deve sostenere il Comune tanto varrebbe fare un ulteriore sforzo e farsi carico di tutti i costi, di modo da incassare da subito (non dopo 30 anni!) tutti i proventi.

  10. E’ l’unica area di sviluppo della convalle di Como; proviamo a farci qualcosa di meglio di un parcheggio

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