No, il segreto del successo pare non l’abbia svelato. Peccato per i Dem lacustri.
Quel segreto che lo ha fatto sindaco di Milano, con successione riuscita di Beppe Sala.
L’ormai incarnato europeo, Giuliano Pisapia, poche ore fa a Moltrasio ha incantato il Pd lariano ma non ha parlato di strategie microlocali.
Anzi, e forse meglio, ha portato l’Europa sulle sponde comacine (finanziamenti, assemblea sovranazionale, integrazione, Partito Socialista Europeo, roba grossa e seria per il suo partito).
Ai tavoli: lo stato maggiore del Pd e della sinistra-centro-sinistra di Como e diversi sostenitori.
Racconta qualcuno, cronaca diretta tra caffè e ammazza-caffè, con romantico cinismo oggettivo: “Tra compagni si fanno grandi discorsi nostalgici, ma fuori il mondo corre”. Eh.
D’altronde, severo ma giusto, l’invito-presentazione della serata era molto chiaro:
Si parlerà di “Europa, guardando al futuro” alla cena-incontro con l’europarlamentare del Pd Giuliano Pisapia, che si terrà venerdì 7 febbraio 2020, alle 20, alla trattoria La Moltrasina, in via Fratelli Raschi 9, a Moltrasio.
L’iniziativa, promossa dal Partito democratico della provincia di Como, sarà l’occasione per parlare del futuro dell’Europa in un contesto internazionale sempre più incerto, fatto di cambiamenti continui, di una Ue che ha bisogno di essere più vicina ai cittadini, inclusiva, sicura e che protegga l’ambiente.
“Siamo ben lieti di avere sul nostro territorio una personalità come Giuliano Pisapia, un sindaco che, ricordiamolo, attraverso le sue politiche, ha trasformato la città di Milano, e da europarlamentare sicuramente saprà portare le istanze degli enti locali a un livello più alto”, commentano Federico Broggi, segretario provinciale del Pd, ed Edoardo Pivanti.
E così ha fatto il Giuliano, d’Europa ha parlato. Che, ovvio, è coerente con il mandato della serata.
Ma militanza e dirigenza locale, si immagina, forse avrebbero avuto bisogno (e desiderato) una schicchera, un buffetto, una spintarella, ossigeno.
Ché in zona i Dem tengono talora, soprattutto nel capoluogo, ma non sfondano. E il superpotere salviniano, o salvinista, devono ancora capirlo.
Qui non è Emilia Romagna. E’ un fatto, non un giudizio.