Ha suscitato proteste e sdegno l’episodio riscontrato ieri alla mensa della scuola primaria di Monte Olimpino, dove – a mensa – nei piatti di qualche bambino sono finite addirittura patate con vermi e frutta giudicata immangiabile. Sul punto, monta anche il caso politico e in particolare è la Lega attraverso le parole della capogruppo in consiglio comunale Elena Negretti e del segretario cittadino Ivan Noseda ad affondare i colpi.
“L’Amministrazione comunale di Como, sotto la guida del sindaco Rapinese, continua a dimostrare il suo disinteresse nei confronti delle scuole e, in questo caso, della salute degli studenti – si legge – Quanto accaduto ieri alla scuola materna e primaria di Monte Olimpino, dove i bambini hanno trovato vermi nelle patate e mele marce nei loro piatti, è un fatto gravissimo e del tutto inaccettabile”.
“Non è la prima volta che i pasti vengono ritirati a causa di contaminazioni, eppure non sono state intraprese azioni concrete per risolvere definitivamente questa situazione – prosegue Negretti – Ci chiediamo quante altre scuole dovranno affrontare episodi simili prima che la Giunta prenda finalmente provvedimenti adeguati. La sicurezza e la salute dei bambini devono essere la priorità assoluta, pertanto chiediamo dei chiarimenti immediati su quanto accaduto e l’implementazione dei controlli per garantire che simili incidenti non si ripetano mai più”.
“Invece di continuare a chiudere le scuole – conclude la segreteria cittadina della Lega-, chiediamo che il sindaco e la sua Giunta inizino realmente a interessarsi ai bambini e alle famiglie comasche, a cui vanno garantiti ambienti sicuri e salubri dove poter studiare”.