Incredibilmente supera il (quasi) invalicabile drappeggio di silenzio che, dal giorno in cui ha concluso il mandato, ha calato tra vita privata e (la fu) vita politica.
E stavolta ci sta. Fra i progetti portati avanti nei cinque anni nel Cernezzi, l’ex assessore ai Lavori Pubblici Daniela Gerosa su villa Olmo, nel bene o nel male, ci ha messo pesantemente anima, faccia e impegno.
D’altronde le parole del responsabile dell’Urbanistica, Marco Butti, un paio di giorni fa hanno voluto marchiare con chiarezza il passato esecutivo. Intervistato su queste pagine è stato secco: “Abbiamo ereditato un progetto con molte falle“.
Tanto è bastato. Gerosa che nemmeno sul tema caldissimo della maxiciclabile (altro pezzo forte negli anni luciniani), pur sollecitata, è voluta intervenire, ha affidato qualche riga a Facebook.
“Senza voler alimentare polemiche, che rischierebbero di ‘sporcare’ un tema che ha a che fare con la bellezza e l’interesse della città e non con le schermaglie o le rivendicazioni, io direi che la giunta in carica ha semplicemente ereditato un piano pluriennale di restauro e rilancio di Villa Olmo, con i soldi necessari per avviare e finanziare la gran parte dei lavori. Noi ce l’abbiamo messa tutta, ora tocca a voi scegliere se cogliere questa opportunità irripetibile e portarla fino in fondo o fermare tutto. Va presa una decisione, e in fretta“.
Meno diplomatica e più armigera (tratto peculiare) la consigliera Dem, Patrizia Lissi, che ha subito commentato: “Proprio stasera sono intervenuta su Villa Olmo dicendo che saranno almeno 30 anni che non si faceva nulla, che sapevano che con questo progetto e finanziato non si sarebbero risolti tutti i problemi, che ora toccava a loro fare nuovi progetti e trovare i finanziamenti. Ora basta con queste scuse”.
4 Commenti
Anch’io penso l’orto botanico sia una bellissima iniziativa di cui la città può andare orgogliosa.
confido invece che sarà una meraviglia, l’orto botanico.
E’ il colmo! parla proprio lei che è l’autrice dello sciagurato progetto dell’orto botanico totalmente inutile.
Inutile, come gli inutili parchi botanici di Villa Carlotta a Tremezzina e di Villa Serbelloni a Bellagio, visitati ogni anno da migliaia di turisti…