RADIO COMOZERO

Ascolta la radio
con un click!

Politica, Punti di vista

Braga: “Un sindaco che urla in faccia a mamme con i bambini in braccio. Chi gli è vicino si farà qualche domanda?”

Anche la capogruppo del Pd alla Camera, la comasca Chiara Braga, ha preso posizione su quanto accaduto ieri in Comune a Como, con il sindaco Alessandro Rapinese che dapprima si è scontrato verbalmente, tra urla e accuse, con un gruppo di mamme che contestava le chiusure dei nidi e poi ha irriso ripetutamente i consiglieri di opposizione presenti, anche in questo caso con espressioni decisamente forti (qui e qui alcuni video). Di seguito, il testo diffuso oggi da Chiara Braga.

Un Sindaco ha il diritto di rivendicare e difendere le scelte che la sua amministrazione fa. Prendendosene tutte le responsabilità, anche quando sono sbagliate e incomprensibili come in questo caso: dietro alla “ragione” della razionalizzazione dei costi e di una presunta efficienza del servizio c’è infatti la decisione di ridurre la presenza capillare in città di servizi educativi fondamentali per le bambine e i bambini, ancora prima che per le famiglie.

Per chi pensa che un Sindaco ha il compito primario di dare una risposta ai bisogni della sua comunità – e non quella di dettare legge in modo dispotico in nome di chissà quale “investitura” popolare che gli permette di dare dei “poveracci” ai suoi critici, consiglieri comunali o avversari politici che siano, oppure di deridere i giornalisti – questa scelta non può essere compresa né tantomeno condivisa.

Ma quello che è più grave è l’atteggiamento arrogante e insofferente con cui il Sindaco Rapinese urla in faccia alle mamme e ai papà, in qualche caso con in braccio bambini piccolissimi, che esprimono la loro contrarietà e chiedono spiegazioni, non nelle stanze chiuse o a un numero di cellulare privato, ma in un contesto pubblico e istituzionale qual è la sede del Comune.

C’è davvero molto di inquietante in queste immagini, nel comportamento di un Sindaco che di fronte alle critiche reagisce con toni e gesti cosi aggressivi, che offendono non solo i suoi interlocutori ma prima di tutto l’istituzione che rappresenta.
A qualcuno potrà sembrare un atto di forza, a me sembra invece tristemente solo una grande prova di debolezza: quella di non essere in grado di affrontare le critiche e la dialettica in modo civile e maturo, rifugiandosi nell’insulto e nella prepotenza.

Una pagina pessima, non la prima purtroppo, che Como non merita. Chissà se almeno questa volta qualcuno che è più vicino al Sindaco Rapinese sentirà il bisogno di porsi qualche domanda e magari di chiedere scusa. Non per fare un favore al Pd o alle opposizioni, ma alle persone che hanno dato loro fiducia e a tutti i cittadini che dovrebbero rappresentare; con disciplina e onore, come dice la Costituzione.

Sulla stessa linea anche la segretaria provinciale del Pd, Carla Gaiani, attraverso una nota:

Un comportamento esecrabile; una mancanza di rispetto nei confronti dei comaschi. Un modo di fare politica che, per fortuna e lo rivendico con forza, non appartiene al mio partito; una postura politica fatta di tracotante boria offensiva vomitata addosso a chiunque: al Pd e alle altre forze di opposizioni ma anche ai cittadini, a mamme e papà, a preti, ai presunti finti elettori, alle associazioni e chissà a chi altro. Uno show che fa schizzare in alto le visualizzazioni dei social insieme al proprio ego e fomenta l’arroganza dello sceriffo; uno spettacolo mediatico che però alla lunga è destinato a risultare triste e desolante, perché misero e avvilente è ogni prepotente mancanza di rispetto”. E’ questo il commento della segretaria provinciale del Partito Democratico comasco, Carla Gaiani, rispetto al comportamento tenuto dal Sindaco di Como, Alessandro Rapinese.

“Rapinese – conclude la segretaria dem – ha già perso. Non le elezioni, quelle le ha vinte e ha il diritto dovere di governare questa città. Ha già perso sul terreno della politica o meglio dell’etica politica che impone, soprattutto per chi rappresenta un’istituzione, non lo sfottere, non il deridere, non l’umiliare ma il rispetto e la dignità per ogni persona, ente, partito, istituzione. Rapinese, sotto questo aspetto ha già perso.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

31 Commenti

  1. Ma non era un consiglio comunale, le mamme in aula ce le ha portate lo stato maggiore del PD per far caciara, il prefetto cosa dovrebbe fare ?? Fossi il prefetto prenderei per le orecchie quelli del PD ….

  2. Como ha lo sceriffo che si merita, lo ha votato e adesso se lo tiene stretto stretto. A proposito perché non chiedete a Butti cosa ha mai fatto per Como ? Sono 40 anni che sta a Roma.

    1. Ha proprio ragione sig. Mario, visto che l’on Braga non fa una mazza a Roma per Como, il sindaco Rapinese è autorizzato a prendere decisioni nocive per il nostro territorio.
      Non fa proprio una piega come ragionamento.
      Grazie sig. Mario.

  3. Prima di prendere una decisione su una questione così delicata, sarebbe stato più intelligente (e soprattutto democratico), condividere il progetto con quanti sono fruitori ed operatori del servizio (famiglie ed educatori) in modo da poter valutare (non a tavolino bensì mediante il supporto e l’esperienza di chi su quel campo agisce quotidianamente) la reale bontà di una operazione del genere. Il timore (confermato da scelte precedenti e future: Albate ieri, Magnolia oggi, Monteolimpino domani) è che in nome della razionalizzazione non venga realmente erogato il servizio di cui necessitano famiglie e bambini, ma si contrabbandi un’operazione volta a far risparmiare il Comune sulla pelle di famiglie e bambini.

    1. Esatto, costringendo ora le famiglie a rivolgersi al nido privato. Perché parliamoci chiaro la viabilità fa schifo, e ora mi sono pentita di averlo votato, x dovrebbe avere un confronto e trovare una soluzione che vada bene a tutti, cosa che non ha voluto accettare x qnto riguarda unire scuola materna e scuola primaria di ponte chiasso.
      L’unica sua fortuna non c è a Como nell’opposizione nessuno in grado di tenergli testa.
      Lui era qllo che girava x Como a scovare ogni angolo che nn andasse bene, ha sempre parlato delle piscine, sport a Como . E per ora nn ha fatto niente. Quindi è inutile che porta numeri e alza la voce con quelli che c erano prima a governare a Como.
      Vedremo …tra qlch anno.

  4. A dire il vero dal video si possono sentire solo le urla delle mamme e di qualche consigliere ed un sindaco che non può spiegare il motivo delle scelte effettuate che non giudico in quanto non conosco.

    1. Beh si guardi tutti i video. È deplorevole. Usa aggettivi terrificanti, si arrabbia, non ascokta, se ne va…offende i consuglieri presenti che non sono suoi tappetini…Ciaonee
      Ma che ,è un sindaco questo????

  5. Indisponente arrogante e presuntuoso crede di essere il padrone della città
    Ma qualcuno glielo ha detto che il fedualesimo è finito
    Attenzione perché questo soggetto è capace di dichiarare guerra della Russia

    1. Anche se fosse, educazione,rispetto statura , buon senso , prevederebbero, se sei il sindaco di non scendere allo stesso livello ma purtroppo non sono qualità che si acquisiscono con i voti.

  6. Ho visto il video e francamente mi sono detto che è già strano che sia stato così disponibile a cercare di interloquire con un nucleo di madri arrabbiate che sovrapponendosi nelle loro richieste rendevano impossibile un confronto serio.
    Meglio sarebbe stato chiedere un incontro con un paio di delegati su punti prestabiliti.

    1. C’è il posto auto??
      Mah…
      Si fanni scelte assurde, senza senso.
      Un confronto dovresti sapeelo reggere
      E non mi parlate di soldi. Solo di tassa di soggiorno gli entrano milioni di euro.
      E sono entrate correnti

Lascia un commento

Potrebbe interessarti:

Videolab
Turismo