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“Codici, moduli, rimpalli Trenitalia-Trenord. E il rimborso del biglietto Milano-Como diventa un incubo”

Se comprate un biglietto Trenord attraverso Trenitalia e il vostro treno, come spesso sta avvenendo nelle ultime settimane, venisse cancellato, rimarrete quasi sicuramente bloccati nella burocrazia. Ormai prendere un mezzo su rotaia da Como e verso Como è diventato un dramma. Ritardi anche oltre un’ora, cancellazioni all’ultimo minuto, convogli pieni. Tutti i disagi che stanno fortemente condizionando la vita dei pendolari.

Le cause? I lavori alla stazione di Como Borghi, danni legati al maltempo e guasti di vario tipo (come quello dello scorso 8 ottobre in cui un problema della linea elettrica nel Milanese, ha portato a enormi disagi per tutta la giornata: 18 treni cancellati). Ma in questa situazione, quasi drammatica, alcuni utenti, tra cui il sottoscritto, raccontano di diversi problemi con i rimborsi, almeno per quanto riguarda i biglietti acquistati sul sito di Trenitalia. Andiamo con ordine.

Venerdì 4 ottobre mi trovo a Milano per alcuni impegni di lavoro. Dopo una lunga settimana di viaggi tra il capoluogo lombardo e Torino, città in cui vivo, decido di tornare nella mia Como, dove sono nato, per un fine settimana. Finiti gli impegni, mi dirigo, fortunatamente in anticipo, alla stazione di Milano Centrale per salire sul treno delle 19.43 diretto a Locarno, ma con fermate alle stazioni di Camerlata e San Giovanni. Arrivo per le 18.50 e vedo subito che la corsa precedente, quella delle 18.43, è stata cancellata.

La ragione? Un guasto alla linea. Attendo ancora qualche minuto e scopro che anche il treno delle 19.43 è stato soppresso. Non mi rimane altro che prendere il treno Eurocity diretto a Zurigo delle 19.10. Rimangono solo posti in prima classe: 19 euro per 37 minuti di treno. Amareggiato salgo sulla mia carrozza. La mattina successiva provo a chiedere il rimborso del convoglio cancellato. Ma Trenitalia passa subito la palla non appena appoggio il dito sul comando per il rimborso: “Per sapere se hai diritto all’indennizzo, rivolgiti a Trenord”. Mi collego sul sito dell’azienda. Chiedo il rimborso e mi viene richiesto il numero di prenotazione: avendo acquistato il biglietto da Trenitalia non possiedo questo codice alfanumerico. Controllo nella mia casella di posta, sull’app, ovunque. Ma niente.

Allora la domenica (6 ottobre) mi reco alla stazione di Como San Giovanni per tornare a Torino. Arrivo in anticipo appositamente per passare allo sportello dell’assistenza clienti Trenord. Il ragazzo in turno (che va sottolineato: è sempre stato gentile e disponibile) rimane sbalordito quando gli spiego il mio problema. A quel punto mi consiglia di inserire il codice biglietto al posto del numero di prenotazione. Ma nulla funziona. A questo punto mi chiede se può provare in prima persona. Ma niente.

Dopo una decina di minuti arriva un suo superiore. Ma anche lei non sa risolvere la questione. A questo punto il ragazzo mi consiglia di contattare Trenitalia: replico subito spiegando il passaggio di consegna. Dopo quasi 15 minuti di tentativi, e una coda di turisti spazientiti dietro di me, mi fa compilare un modulo cartaceo, identico a quello online. Anche in questo caso mi viene chiesto di inserire il numero di prenotazione, che non possiedo. Metto il codice del biglietto. Temo proprio che non riavrò mai i soldi indietro.

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